Edizione n° 5369

BALLON D'ESSAI

TV // “Diario di un maestro” e Mamma Rai
16 Giugno 2024 - ore  13:57

CALEMBOUR

LAVORO // Randagismo a Manfredonia. “Ritardi e disinteresse. Una piaga sociale da affrontare con urgenza”
16 Giugno 2024 - ore  11:49

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

Quartiere Ferrovia terra di immigrati: gli italiani se ne vanno

AUTORE:
Paola Lucino
PUBBLICATO IL:
30 Giugno 2017
Foggia //

Foggia, 30 giugno 2017. Hanno denunciato per mesi la situazione di degrado del quartiere ferrovia e hanno deciso di incontrarsi presso il palazzetto dell’arte per mettere al corrente tutta la città della situazione. Non che Foggia non ne fosse consapevole, ma per gli Amici del Viale si trattava di confrontare proposte con altre associazioni ed eventualmente aumentare il numero di iscritti perché il problema è della città, non solo di una zona.

Sono arrivati anche esponenti di partiti e movimenti politici, da Pasquale Cataneo consigliere di Fi (che per un impegno non è riuscito ad intervenire fino alle 19) ai consiglieri Augusto Marasco e Giuseppe Mainiero, da Silvano Contini, responsabile foggiano di ‘Noi con Salvini’ a Forza Nuova. Il titolo ‘Mo’ avast’ è esemplificativo di uno stato d’animo di insofferenza per l’invivibilità della zona e il suo declino in 15 anni. Il dibattito è stato molto animato sia per quanto riguarda le azioni da mettere in atto, non sempre condivise, sia per quanto riguarda la vivacità degli interventi del pubblico che hanno spesso interrotto chi parlava in quel momento: “Le nostre case sono deprezzate, non lasceremo niente ai nostri figli- ha detto la vicepresidente Marisa Deniro- sacrifici buttati al vento, io dico che bisogna fare uno sciopero fiscale”. Qualche applauso, alcune contrarietà: “C’è gente anziana che questo non se lo può permettere, non può pagare la multa dall’Agenzia delle entrate. Servono proposte realizzabili”. A cominciare i lavori il presidente di ‘Amici del Viale’ Roberta Apicella: “Scendo da casa e trovo gente in coma etilico sul marciapiede, la zona del Terminal inaugurata 4 mesi fa è impraticabile perché bivaccano gli stranieri come sotto i portici dell’Ariston. Vorrei poter scendere e trovare una merceria, una profumeria, una ludoteca, invece abbiamo grandi supermercati e tanti call center. Noi paghiamo le tasse e dovremmo poter usufruire di questi servizi, il nostro non è razzismo verso gli immigrati, non ci sentiamo tutelati. Cosa può fare una ‘macchinuccia’ dei vigili urbani per qualche ora su via Podgora? Serve ad evitare che gli immigrati tolgano la roba dai cassonetti e facciano un mercatino con l’usato steso sul marciapiede”.

Gli esercizi commerciali e il piano del commercio
Ubriachi per strada, prostituzione, sporcizia, da 15 anni il viale subisce questo regresso e non sono bastate le manifestazioni come “il viale in fiore” o il “mercatino delle pulci” per riavvicinare la gente a quello che un tempo era il salotto della città. Il problema è ripopolarlo nella varietà dei negozi, non solo supermercati, macellerie e kebabberie. Sotto la lente il piano del commercio che è stato redatto l’anno scorso dall’amministrazione in carica ma che si porta dietro polemiche in quanto l’abusivismo per strada non è diminuito, gli ambulanti stanno fissi nel medesimo luogo senza spostarsi, i residenti lamentano gli orari di chiusura di alcuni esercizi oltre le 21, i parcheggi senza tagliando non controllati. Gli ‘Amici del Viale’ chiedono di sostituire i cassonetti e di aumentare le telecamere che non hanno- spiegherà Marasco- “nessuna stazione di controllo come riferimento”. Circa l’ordinanza antibivacco “c’è ma nessuno la fa rispettare”, per questo è stato sottoposta al pubblico una petizione che la riproponga al sindaco.

Mainiero: “Il quartiere rischia l’isolamento”
A proposito del piano del commercio Giuseppe Mainiero, consigliere di Fratelli d’Italia, dice che “non esiste più, è compreso in un Pug, un piano urbanistico generale che doveva essere approvato entro cento giorni ma ne sono passati mille”. Sottolinea come il valore nominale delle case nel quartiere della stazione sia molto più alto di quello reale”, fa riferimento a via Lanza “che l’amministrazione vuole chiudere e questo condannerà la zona al’isolamento”, preannuncia “il doppio senso per via Conte Appiano”, allo studio in corso Garibaldi dopo tanti altri già attuati nel centro della città. E perché non c’è un divieto di somministrare la birra in villa consumata soprattutto da stranieri?”, aggiunge a proposito di ordinanze antibivacco e di una villa comunale sempre più frequentata da immigrati. Interviene il consigliere Marasco che ha il suo studio professionale in via Isonzo: “Il piano del commercio è servito a risolvere il problema delle aree mercatali e di alcuni ambulanti che avevano avuto concessioni di chioschi poi ritirate. Dal 2013 ci sono circa 1 milione di euro per la tenuta degli esercizi di vicinato rispetto ai grandi supermercati, fondi che vanno intercettati. Serve inoltre mappare i locali: è vero che non si può impedire il rilascio di licenze commerciali ma si possono stabilire dei criteri”.

Forza Nuova: “Chiudere il centro vicino a Borgo Mezzanone”
La settimana scorsa Forza Nuova, con il segratrio nazionale Roberto Fiore, ha tenuto una manifestazione nella zona contro lo ius soli. Il responsabile regionale di FN, Mimmo Carlucci, ribadisce alcuni concetti già espressi in quell’occasione come la chiusura del centro intorno a Borgo Mezzanone con duemila immigrati irregolari, ricorda le “passeggiate della sicurezza” per prevenire atti di bullismo nei confronti di donne e anziani. “Almeno due anziani a settimana vengano da noi riaccompagnati a casa in questo quartiere di sera. Bisogna riappropriarsi degli spazi, anche gli stessi residenti possono essere più vigili in base ad un concetto di educazione civica”.

Silvano Contini di ‘Noi con Salvini’ chiede la “riqualificazione della villa comunale, il controllo della vendita di merci contraffatte, il controllo sull’accatonaggio, il controllo dei fitti e subaffitti” anche perché pare che in alcune case vivano tanti stranieri come fosse un dormitorio. L’incontro, che ha avuto molta partecipazione, potrà essere ripetuto me nel frattempo si chiedono azioni. Valter Mancini, dell’Associazione consumatori, propone un incontro con il prefetto nonostante lo scetticismo di alcuni in sala: “Abbiamo scritto e denunciato più volte a tutte le autorità”.

(A cura di Paola Lucino, Foggia 30.06.2017)

fotogallery

1 commenti su "Quartiere Ferrovia terra di immigrati: gli italiani se ne vanno"

Lascia un commento

“Il politico diventa uomo di stato quando inizia a pensare alle prossime generazioni invece che alle prossime elezioni.” SIR WINSTON CHURCHILL

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.