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Una giornata’speciale’ ieri per i ‘Poeti del Gargano’ a Rignano

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
6 Agosto 2017
Gargano // Manfredonia //

Rignano Garganico. Stupenda e partecipata serata, quella di ieri sera, a Rignano Garganico. Lo è stata per la presentazione del v. . “I Poeti del Gargano nei dialetti dei paesi. Le Poesie”. Il tutto si è svolto nell’ampio ed arioso Cortile della Palestra Comunale, stracolmo di pubblico selezionato e motivato come non mai, a cominciare dai poeti provenienti da ogni parte del Promontorio. In sala, oltre alle autorità civili, c’erano anche le forze dell’ordine, rappresentate dal comandante della stazione dei CC., M.llo Francesco Falco. A prendere la parola per primo è stato il nuovo giovane sindaco della cittadina, Luigi Di Fiore, che ha manifestato tutta la sua condiscendenza per aver dato ospitalità ad una iniziativa dai forti connotati culturali che ben si addicono alla natura dei luoghi e alla semplicità e sensibilità della gente del posto. Un sentimento, quest’ultimo, ricambiato in uguale misura anche dagli ospiti, così come manifestato durante i vari interventi che si sono succeduti, fortemente attratti dalla vista panoramica a tutto campo e dall’incontaminato centro storico di origine medievale, con i suoi antichi palazzi, come quello baronale di stile barocco, inglobante l’antico castello, con annessa torre bizantina. Che dire poi della pregiata cattedrale rinascimentale a tre navate, impreziosita in ogni dove da ornamenti marmorei del mandorlato locale o del Museo di imminente apertura sui reperti paleolitici di Grotta Paglicci, ritenuti tra i più importanti del mondo.

Dopo di che la parola è tornata a Franco Ferrara, nella sua duplice veste di curatore e coautore del volume menzionato all’inizio e di incallito e suadente moderatore. Quest’ultimo si è intrattenuto brevemente ad evidenziare i pregi salienti del libro, seguito a ruota da chi scrive che ne ha messo in rilievo, invece, la ‘modernità’ dei concetti ispiratori e l’inalterata importanza del dialetto in una epoca come la nostra, rivolta tutta a tralasciare le specificità e favorire la globalizzazione e il conformismo in ogni settore della letteratura e della linguistica, privilegiando l’inglese e il tecnicismo in genere. Angelo Capozzi, presidente dell’Università del Crocese di Foggia e ricercatore di lungo corso, ha parlato invece del tapporto stretto che intercorre tra il dialetto, le tradizioni e il folklore, da lui considerata una ‘memoria’preziosa’ al fine della conoscenza dell’umanità e del suo excursus storico e vitale. Quindi è seguita la seconda parte riservata esclusivamente alla declamazione e al canto, delle principali ‘creazioni’ degli autori presenti e non, puntualmente intervallate ed accompagnato dall’etnomusicologo Salvatore Villani e da Mario Iannacci con ‘pezzi’ canoro-musicali di Matteo Salvatore e di altri autori. Performance, queste ultime, assai applaudite dai presenti, come pure l’assolo al violino di Enzo Mastromatteo sulle note di un classico valzer.

Quindi si sono alternati ai microfoni più volte per le declamazioni i poeti presenti. In primis, Giuseppe Lombardi che con accenti commossi e pieni di emozione ha declamato la sua breve e concisa poesia e man mano tutti gli altri: lo stesso Ferrara; Giuseppe Trombetta (Carpino); Pietro Salcuni (Monte Sant’Angelo); Onofrio Grifa e Michele Totta (San Giovanni Rotondo); Maria Rosaria Vera (Vico del Gargano), Nicola Principale (Vieste), Giuseppe Del Re (Rignano) e lo stesso Iannacci, nuovi acquisiti del gruppo. Il primo è stato molto applaudito sul che ‘cos’è la poesia’, il secondo sulla bontà della donna e l’ultima per la poesia su ‘li cuzze’ (i contadini). L’incontro, partito alle ore 18.30, è proseguito sino alle 21.00. Sarebbe durato ancora di più, se ci fosse stata ad illuminare la luce elettrica, ma a questo nessuno ci aveva pensato, data la calura della giornata (miracolosamente attutitasi del tutto durante la manifestazione) e l’attrattività del tema, di solito riservato ad un pubblico d’èlite. In sala presente, per conto del Comune, anche il consigliere delegato alla Scuola, Giuseppe Motta, e il capogruppo dell’opposizione del “Patto…”, Michele Ciavarella, già sindaco della cittadina ed amministratore di lungo corso.

(A cura di Antonio Del Vecchio, 06.08.2017)

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