Foggia. STAMANI, 13 ottobre 2015, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia nella persona della dott.ssa Rosa Pensa, la Squadra Mobile ha eseguito ordinanza di custodia cautelare per i reati di associazione a delinquere, tentato furto, rapina aggravata con sequestro di persona, nei confronti di: Marcello Di Sibbio, Foggia classe 1958, Domenico Di Sapio, Foggia classe 1969, Vincenzo D’Angelo, Foggia classe 1981, Giuseppe Carmellino, Foggia classe 1964.
L’indagine è partita in seguito alla rapina aggravata ai danni del Caveau dell’Istituto di Vigilanza N.P. Service di Foggia. Nelle more degli stessi accertamenti, iniziati nel novembre 2014, gli inquirenti hanno focalizzato l’attenzione investigativa su alcune guardie giurate già resesi responsabili di reati contro il patrimonio. (..)
In particolare, gli agenti hanno monitorato l’ex G.p.g. Marcello Di Sibbio e la G.p.g. dell’Istituto di vigilanza “Metropol” Domenico Di Sapio. Difatti, le attività tecniche di intercettazioni telefoniche ed ambientali corroborate dalle tradizionali attività di pedinamento, osservazione ed appostamento effettuate hanno consentito di verificare che Di Sibbio con la complicità di Di Sapio, e altri pregiudicati locali, identificati in Vincenzo D’Angelo, Carmellino ed un altro pregiudicato allo stato ricercato, aveva costituito un gruppo criminale dedito all’organizzazione di reati predatori per conseguire illeciti guadagni.
La stessa organizzazione, con il supporto e la connivenza della G.p.g. Domenico Di Sapio, tramite il supporto di Carmellino è riuscita a duplicare la chiave d’accesso alla porta d’emergenza del Banco di Napoli di corso Vittorio Emanuele per assaltare il caveau e quindi le relative cassette di sicurezza presenti. Un primo accesso all’interno del caveau è stato effettuato nel gennaio del 2015 ma non è andato a segno a causa di una errata riproduzione della chiave. I successivi accessi all’interno della banda sono stati scoraggiati grazie ad azioni preventive attuate dalla Squadra Mobile.
Il successivo arresto su ordinanza di custodia cautelare di Domenico Di Sapio, per un episodio analogo ai danni del caveau del Banco di Napoli di Piazza Puglia, ha fatto desistere il costituito gruppo criminale dal portare a termine l’iter criminis intrapreso. Tuttavia, il 16 febbraio 2015, Di Sibbio, D’Angelo e un terzo componente della banda si sono resi responsabili anche di una rapina a mano armata con sequestro di persona ai danni dell’autista di un furgone che trasportava farmaci per un valore stimato di circa 100.000 euro. La rapina è stata consumata sulla tangenziale di Foggia alle ore 3,00 circa; l’autista del forgone, dopo essere stato sequestrato con la minaccia di un’arma, è stato successivamente rilasciato ed abbandonato nelle campagne in prossimita di Borgo Incoronata.
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