Edizione n° 5340

BALLON D'ESSAI

AL VOTO  // Sostenibilità a tutto tondo. L’idea di paese per Filippo Barbano
17 Maggio 2024 - ore  15:14

CALEMBOUR

MATTINATA // Gianfranco Prencipe assolto da ricettazione targhe di nazionalità tedesca. Virale dopo videoclip
15 Maggio 2024 - ore  11:07

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

L’asticella della politica si è mossa

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Febbraio 2012
Editoriali //

Il sindaco di Taranto Ippazio Stefano (jotv.tv)
E’ avvenuto ciò che pensavamo. Dopo varie esternazioni da parte del Commissario regionale dell’IDV, peraltro condivise dalla dirigenza cittadina e provinciale del partito, di “alzare l’asticella della politica”, evidentemente qualcosa è avvenuto. L’IDV a Taranto sposa Stefano, e se tale conclusione rappresenta l’asticella della politica reputo che due sono le questioni: o essa è troppo alta e la base del partito è costretta a passarci sotto perché proprio non riesce a saltarla, o è scivolata in terra come se non ci fosse mai stata. Ad oggi mi domando se tale risultato scaturisca da scelte della dirigenza locale, fra Taranto e Bari per intenderci, o da decisioni di livello centrale, quindi Roma; perché, per quanto il prodotto finale non muti, sarebbero giustificati i mal di pancia del partito a Taranto, esautorato di ogni forza e capacità, e del resto la medesima cosa accade anche altrove.

Se la decisione è stata presa in loco, a Taranto, vuol dire entrare in palese contraddizione con quanto fino ad oggi proclamato in maniera altisonante, cioè che l’IDV deve rappresentare i valori ricercati dalla gente su questioni che riguardano: la giustizia, il lavoro, la tutela dei deboli, la cultura, proprio perché ci ritroviamo ad appoggiare il già visto, in tutti i campi, specie nel campo della tutela della salute e dell’ambiente, all’insegna della conservazione. Per non parlare delle reiterate e clamorose defenestrazioni di assessori per questioni di dissintonia con il modus operandi del sindaco Stefano! A tal proposito risulta emblematica quella di un assessore dell’Italia dei Valori che aveva appurato come la più grande industria d’Europa insistente sul territorio ionico, per merito di chissà quale accorta dimenticanza, nel corso del tempo non avesse mai pagato l’ICI al Comune. Com’è possibile che l’IDV dimentichi tutto ciò? Se la decisione, invece, proviene da Roma, per un accordo con Vendola, ai fini di un possibile connubio futuro con lui, allora reputo che il partito sminuisca la propria portata a livello nazionale: finito Berlusconi, finisce l’identità del partito?

Se quanto riferisco è confermato significa che l’asticella della politica è precipitata insieme al suo atleta al suolo e bisogna sicuramente pensare oltre. Io ritengo di aver perseguito nel mio operato quei principi di base che muovono i “valori”, e reputo che a Taranto, come nel resto dell’Italia, si debba promuovere lo spirito liberale e social-democratico in cui si raffigura la vera partecipazione sentita dei cittadini alla res publica, in fondo sono loro che hanno il vero potere di cambiare le cose già partendo dalle cabine elettorali. E’ proprio nell’assunto di “Cambiamo Taranto” che si ritrovano i valori basilari del rispetto della democrazia, della pluralità, del rispetto dei cittadini che devono essere artefici del cambiamento in meglio della realtà a Taranto”.

Quale dei politici che tornano sulla scena si è mai chiesto cosa pensano i cittadini e non i partiti dell’ambiente in cui si vive? Quali progetti futuri la cittadinanza auspica per i giovani e le nuove generazioni? Quale università, quali percorsi di studio o di formazione, permetterebbero ai nostri figli di trovare subito un lavoro? Quale fiducia trasfondere negli imprenditori , specie i piccoli? Come realizzare nuove economie in un momento di congiuntura economica? E soprattutto come rispettare la vera vocazione del territorio ionico che non mi stancherò mai di dire: “non è a vocazione industriale”? E’ accaduto che coloro che fino ad oggi ci hanno governato hanno realizzato quanto chiedo? Oggi l’asticella della politica ci dice che ci sono 400 milioni di euro per il porto di Taranto e ad ogni tornata elettorale c’è sempre lo stesso stanziamento ma, ahimè, il porto langue sempre di più, ed è stato consegnato nelle mani di altri e non della città.

Esorto la base dell’IDV, e tutti coloro che non si identificano nella politica che fino ad oggi ha gestito il nostro futuro male a svincolarsi dai diktat . La politica è una questione locale, non una questione di tavoli centrali, esempi possono essere: Napoli, Milano, Genova; perché non può esserlo i Taranto? Le prossime amministrative rappresentano un momento fondamentale per l’esercizio della volontà popolare e la giustificata disaffezione verso la politica è generata proprio dalla vecchia maniera di far politica, evidentemente ancora in auge”.

(Patrizio Mazza è consigliere regionale IDV)

Lascia un commento

Non ci resta tanto tempo. Il sogno non diventa realtà da solo: bisogna corrergli dietro. (Carlito’s Way)

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.