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Linee e programmi, Vendola salva la Sanità (e tutto il resto)

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
15 Giugno 2010
Regione-Territorio //

Nichi Vendola, neo governatore Regione Puglia (immagine d'archivio)
Nichi Vendola, governatore Regione Puglia (immagine d'archivio)
PARI OPPORTUNITA’ – Una authority di genere a supporto dei processi di programmazione, decisione e valutazione delle politiche di parità della Giunta. Bisogna anche intervenire sui modelli lavorativi per garantire la conciliazione vita-lavoro, priorità della legge regionale approvata simbolicamente in Puglia l’8 marzo 2007, dalla quale hanno preso spunto altre regioni, come la Liguria e la Toscana. Da invertire la tendenza rilevata dall’Istat nel 2005: il divario donne-uomini impressionante, le discriminazioni per gravidanze o familiari da accudire, quelle di carriera, di posizione, di retribuzione. La Puglia è agli ultimi posti in Italia per occupazione femminile: 26,8% di occupate (62,5% gli uomini) contro il 45,3% nazionale. Da vertice, invece, il tasso di disoccupazione femminile: secondo solo alla Sicilia: 20,9%, quello maschile è al 10,1%. Numerose le azioni intraprese: l’istituzione dell’ufficio Garante di Genere (marzo 2007) e del Centro risorse regionale per le donne, l’approvazione delle linee guida per i patti sociali di genere, del regolamento regionale per i piani territoriali degli orari e degli spazi (conciliazione vita lavoro, 2008) e di quello per la realizzazione dei piani dei tempi (2009).

PROGETTO ROSA stanzia fondi per l’emersione degli assistenti familiari. Nel 2008, dal primo Forum regionale sulla salute e il benessere delle donne è nato l’osservatorio permanente specifico che vara il programma pugliese per la riorganizzazione della rete consultoriale.
Interventi anche nel campo della tutela delle donne vittime di violenza. Il programma regionale di prevenzione della violenza di genere ha ricevuto ulteriore impulso dal progetto comunitario Daphne. Prevista l’attivazione di strumenti per l’indipendenza economica delle vittime.


VERTENZA MERRIL LYNCH – La Puglia, con la vertenza Merril Lynch, aperta in una inchiesta della procura di Bari per una vendita di derivati del 2003-2004 all’ente regionale, “mira al risarcimento del danno sofferto dalla Regione e alla verifica di una rinegoziazione del contratto”.

Fondi UE – “Questa legislatura potrà essere l’ultima a poter contare sull’assegnazione diretta delle risorse finanziarie comunitarie connesse alla politica di coesione dell’UE”. La massima premura del Governo sarà quella di assegnare i fondi “con l’indispensabile rapporto con gli enti locali”. Oltre che”verificare la necessità di una riprogrammazione del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (Fesr)”, considerando l’incerta disponibilità dei fondi Fas, per i quali s’impegnerà “la Conferenza delle Regioni a chiarire “la tormentata vicenda”, a tutela delle regioni e, in particolare, del Mezzogiorno. La Regione, per “confermare il ruolo di regione leader sui temi dell’energia pulita”, sarà “capofila del POI ‘energia rinnovabile e risparmio energetico’”, con 1,6 miliardi di euro per le Regioni ad obiettivo convergenza, quali Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

PRESENTAZIONE F24 TELEMATICO – “Alla potestà normativa tributaria deve corrispondere un efficace ed efficiente sistema di controllo affinché tutti i contribuenti partecipino alle spese pubbliche, sulla base della propria capacità contributiva”. L’obiettivo è quello di far fronte all’evasone fiscale e garantire “efficacia ed equità nel prelievo tributario”, attraverso uno stretto rapporto di collaborazione tra Province e Comuni. “Fondamentale sarà la semplificazione degli adempimenti fiscali, grazie ad un piano di informatizzazione dei tributi regionali, gestiti dalla Regione”, con la presentazione telematica delle dichiarazioni e con il pagamento dell’imposta attraverso il modello F24. si dovrà, inoltre implementare dell’Osservatorio della finanza locale” (Ofil).


PUGLIA SOLIDALE – Nell’ultimo quinquennio c’è stata una profonda innovazione “nelle pratiche di comunità e di organizzazione dei servizi di cura per le persone”, e la costruzione del sistema di welfare regionale, La spesa sociale pro capite in Puglia, tra il 2005 e il 2010, è quasi quadruplicata e “il trend positivo della spesa regionale ha trascinato con sé la spesa sociale a valere sui bilanci comunali, con una media regionale che è compresa tra i 40 e 45 euro pro capite”. Ciò ha portato la Puglia “a far registrare il più importante calo in Italia dell’indice di povertà relativa delle famiglie pugliesi”. Da subito Regione, Asl e Comuni sono impegnati per offrire alle famiglie servizi domiciliari “ sostegno economico ai casi di maggiore fragilità”. Sul tema disabili, “con le risorse FESR del PO 2007-2013 è stato avviato un programma straordinario di investimenti pubblici e privati per la realizzazione di centro socio educativi e riabilitativi per ragazzi e adulti”. La Regione, inoltre, sosterrà “con importanti finanziamenti gli investimenti pubblici e privati in ricerca, produzione e diffusione delle nuove tecnologie per la connettività sociale, la domotica sociale, per l’acquisto di ausilii informatici e per la vita quotidiana delle persone non autosufficienti”.

PER LE FAMIGLIE – “Sostegno economico e servizi concreti per la prima infanzia, microcredito e sostegno all’acquisto solidale per supportare le famiglie e le giovani coppie nell’accesso ai servizi per la prima infanzia: il sostegno alla natalità abbandona la retorica e si fa concreto”. Asili nido, sezioni primavera, prima dote per i nuovi nati o voucher di conciliazione, microcredito per l’acquisto dei servizi, contributi ai Comuni per l’abbattimento delle tariffe dei servizi in favore delle famiglie numerose, decine di progetti per sostenere l’associazionismo familiare e le pratiche di comunità per promuovere il mutuo-aiuto”.

I GIOVANI RICERCATORI – Per Vendola, i giovani ricercatori sono “vettori di trasferimento di conoscenza tra sistema della ricerca e dell’industria” ed è fondamentale anche lo “sviluppo di un raccordo funzionale tra il sistema scolastico pubblico, il sistema della ricerca scientifica e le opportunità di lavoro in azienda.“Perché si vada in questa direzione – conclude sull’argomento – dobbiamo mobilitare finanziamenti provati per l’innovazione (fondi di seed capital) e dobbiamo sviluppare il ruolo dell’Agenzia Regionale (ARTI), rafforzando la filiera della conoscenza e interfacciandola alla filiera produttiva”.

LA PUGLIA E’ GIOVANE – “In questi anni la Puglia ha deciso di puntare sui giovani pugliesi come la più strategica delle risorse per il proprio sviluppo sociale ed economico”, ha detto nel suo discorso il presidente Vendola, che ha poi citato i programmi rivolti ai ragazzi messi in campo nel precedente mandato e “Bollenti spiriti” come “la realtà più nota e apprezzata in Italia nel campo delle politiche giovanili”. “Nei prossimi cinque anni dobbiamo rilanciare”, ha assicurato il governatore. Questo significa, per lui, “mettere a sistema gli interventi, allargare la fascia dei giovani che accedono alle iniziative, dare ai giovani pugliesi strumenti e occasioni di partecipazione in tutti gli ambiti della vita attiva”.


LA PUGLIA SPORTIVA – Per tradurre in realtà le disposizioni contenute nella legge regionale del 2006 ‘Norme per lo sviluppo dello Sport per tutti’ occorre che la Regione Puglia svolga nel prossimo quinquennio, in maniera organica e sistematica, il ruolo fondamentale di coordinamento e di promozione delle politiche sportive, come mezzo efficace di prevenzione e tutela della salute psico-fisica, delle relazioni sociali inclusive, dell’equilibrio sostenibile con l’ambiente urbano e naturale.


PUGLIA E LEGALITA’ – La Regione Puglia è una delle regioni italiane maggiormente impegnate sul tema della lotta alla crminalità organizzata attraverso il riutilizzo del patrimonio immobiliare confiscato. La Regione promuove il recupero, la riconversione ed il riuso dei beni confiscati in Puglia alla criminalità organizzata, per scopi sociali, economici e di tutela ambientale.


LA PUGLIA FEDERALISTA – Il federalismo può essere un nuovo patto di solidarietà tra nord e sud, oppure una secessione mascherata. Se prevarrà il rancore nordista alimentato da una rappresentazione caricaturale del Mezzogiorno, difficilmente il federalismo potrà diventare una scelta condivisa e un destino ‘nazionale’. E se noi dovessimo ridurre la ‘questione meridionale’ ad un sudismo querulo e peloso, incapace di fare i conti fino in fondo con le ragioni storiche delle nostre sacche di arretratezza e con lo stile ‘drogato’ delle nostre modernizzazioni, allora replicheremmo in forma di ‘partito del sud’ una vocazione alla subalternità e al provincialismo.

DECENTRAMENTO E SOPPRESSIONE ENTI – “È già in corso la gestione delle problematiche derivanti dalla soppressione delle Comunità Montane. La Regione accompagnerà le autonomie in questo processo di progressiva responsabilizzazione e garantirà il necessario supporto tecnico ed organizzativo anche in coordinamento con le associazioni dell’A.N.C.I. e dell’U.P.I. Per noi si tratta di irrobustire il profilo programmatorio e progettuale dell’Ente-Regione cedendo progressivamente compiti e funzioni gestionali”.

PUGLIA E TRASPARENZA – Il buon andamento dell’Amministrazione regionale, intesa come macchina pubblica, ha la sua stella polare nell’articolo 97 della Costituzione, letto nella sua triplice valenza di economicità, efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa. Ci poniamo obiettivi molto ambiziosi, consci però che le ‘buone pratiche’ europee e delle regioni più avanzate ci dicono che è possibile ridurre gli sprechi e le inefficienze, e contemporaneamente azzerare il contenzioso che affligge il settore degli appalti pubblici. Avvieremo sinergie con la Consip, per avere una sempre maggiore cognizione dei mercati sì da cogliere significativi vantaggi dai meccanismi competitivi delle gare pubbliche. Abbiamo già creato, proprio nella scia di tale Ente, EmPULIA, la Centrale di Acquisto della Regione Puglia che ha l’obiettivo di aggregare il fabbisogno di spesa delle Amministrazioni locali pugliesi, elaborare iniziative comuni di acquisto con riferimento alle esigenze locali e promuovere e diffondere l’utilizzo di strumenti tecnologici innovativi finalizzati a semplificare il rapporto tra pubblica amministrazione ed imprese. Particolare attenzione sarà rivolta ai lavori di ristrutturazione, ampliamento ed adeguamento funzionale dell’ex Centro servizi del Ministero delle Finanze in Bari da adibire a nuova sede delle strutture afferenti alla Giunta; nonché ai lavori di realizzazione della nuova sede del Consiglio regionale.

LE REAZIONI – LOSAPPIO: I CONSIGLIERI SEL SI RICONOSCONO NEL PROGETTO DI VENDOLA – Il capogruppo in Consiglio regionale di Sinistra Ecologia e Libertà, Michele Losappio: “I Consiglieri di SEL si riconoscono in questo progetto e in questo programma che si apre alle società, al sindacato, alle associazioni, alimentando il protagonismo democratico di tanti, singoli e gruppi, nella realizzazione di un sogno utile per i pugliesi”.

CASSANO (PDL): SOLO SLOGAN – “Negli ultimi cinque anni, in tutta la Puglia, saranno stati aperti sì e no dieci cantieri riconducibili all’impegno diretto della Regione e oggi il mago ‘Othelma-Vendola’ promette di aprire 100 cantieri in 100 giorni. La gente lo sa che solo Berlusconi è capace di fare sul serio questi miracoli”. È l’ironico commento del vice capogruppo vicario del Popolo della Libertà in Consiglio regionale, Massimo Cassano, al termine delle dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione, Nichi Vendola.

MARMO – “Le dichiarazioni programmatiche del governatore sono in realtà un pregevole elenco di cose che avrebbe dovuto fare e di buone intenzioni che dovrebbero essere auto-critiche”. Sono le parole del consigliere regionale del Popolo della Libertà e vicepresidente dell’Aula, Nino Marmo.

GRECO: VENDOLA HA TACIUTO SUL SUO VERO PROGRAMMA, IL NAZIONALE – “Come da previsioni, il discorso del presidente Vendola è stato un mirabolante esempio di retorica e niente di più: quel poco di concreto che ha presentato è una goccia nel mare rispetto a ciò che alla Puglia servirebbe”. È il commento del coordinatore e consigliere regionale della Puglia prima di tutto, Salvatore Greco, al termine della seduta del Consiglio dedicata alle dichiarazioni programmatiche del governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola.

MENNEA: VENDOLA HA DIMOSTRATO DI ESSERE L’OBAMA ITALIANO (ma oggi è ancora un vanto ? – ndGdF) – “Lungimiranza e programmazione seria per continuare a modernizzare la Puglia e confermarla regione all’avanguardia della nostra nazione”. Il consigliere regionale del Partito Democratico, Ruggiero Mennea, non usa mezzi termini per esprimere il suo apprezzamento sulle linee programmatiche esposte dal presidente Vendola questa mattina. “Vendola è l’unico politico italiano che parla di problemi e soluzioni concrete, di innovazione e di politica con la P maiuscola, rivolgendosi anche al popolo dei democratici. Con il suo discorso ha dimostrato di essere davvero l’Obama Italiano, come l’ha definito, in un articolo sul Times, Bill Emmott, ex direttore dell’Economist”.

PALESE: VENDOLA HA PROGRAMMATO IL SUO FUTURO – “Oggi Vendola ha forse programmato il suo futuro politico, non certo il futuro della Puglia”. Questo il primo commento del capogruppo del Pdl, Rocco Palese, alle dichiarazioni programmatiche di Nichi Vendola. “Venerdì commenteremo i singoli capitoli nel corso del dibattito in Aula – aggiunge Palese – Intanto la sanità si conferma la più grande illusione e al tempo stesso la più grande bugia di Vendola che continua ad accusare il Governo nazionale di inesistenti tagli senza rispondere dei suoi tanti fallimenti e senza spiegare come mai oggi parla lui di ospedali e reparti da chiudere, dopo aver demonizzato il nostro Piano ospedaliero. Vendola ha ondeggiato per due ore tra la descrizione di una Puglia inesistente (dai distretti produttivi mai partiti alla diminuzione purtroppo non vera delle famiglie povere; dal presunto risanamento dell’Acquedotto Pugliese al completamento non ancora avvenuto del ciclo dei rifiuti) e il tentativo di mascherarsi da riformista promettendo interventi che mai e poi mai la sua maggioranza comunista gli consentirà (dai porti turistici al rilancio dell’edilizia; dal nuovo piano di viabilità regionale alla riforma dei Consorzi di Bonifica che nei 5 anni scorsi non è riuscito neanche ad avviare)”.

E, ancora, “Vendola ha detto che in 3 anni ha stanziato 150 milioni di euro per nuove strutture di servizi sociali al servizio dei Comuni ma non ha detto che in 1 ora con la delibera di marzo scorso ha tagliato 285 milioni di euro. Infine le bugie contro il Governo nazionale che negherebbe i fondi Fas alla Puglia ma non la spiegazione del motivo per cui il suo Governo regionale del vecchio Fas ha speso meno del 40%; così come le favole sulla necessità di spendere subito e bene i fondi comunitari, quando a tre anni dall’avvio della nuova programmazione 2007 – 2013 il suo Governo ha impegnato solo il 6% di quei fondi. Per non parlare delle fandonie sui debiti della sanità: il Piano di rientro che oggi la Regione Puglia è costretta a presentare al Governo nasce dal commissariamento della Puglia per il deficit accumulato solo ed esclusivamente dal Governo Vendola, non c’entrano né la manovra economica né presunte decurtazioni del Fondo Sanitario Nazionale, né tantomeno inesistenti violazioni del Patto della Salute dal parte del Governo. L’unico Patto violato (nel 2006, 2008 e 2009) e il Patto di Stabilità e a violarlo è stata la Regione Puglia”, ha concluso Palese.

IL DOCUMENTO, LE LINEE PROGRAMMATICHE – Il documento, le linee programmatiche

1 commenti su "Linee e programmi, Vendola salva la Sanità (e tutto il resto)"

  1. sono un padre di quattro figli a chi ci dobbiamo rivolgere per usufruire di questi grandi aiuti??????

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