(ansa) La seconda puntata del festival di Sanremo è cominciata come una macchina del tempo con il maestro Manzi e le gemelle Kessler. A ricordare il primo grande divulgatore della tv italiana Claudio Santamaria, che sarà il protagonista della fiction in onda su Rai1 il 24 e 25 febbraio e che ha letto una lettera di Manzi ai suoi giovani allievi. Poi Alice ed Ellen Kessler, classe 1936, entrate in scena ballando e cantando “Quelli belli come noi”, sigla di “Canzonissima” del 1969. Perfette come sempre anche nell’accogliere nella coreografia Luciana Littizzetto.
La bellezza, specie quella nascosta e poco valorizzata, è il filo conduttore di Sanremo e Fabio Fazio e Luciana Littizzetto la declinano anche in uno scambio di definizioni, in stile Vieni via con me. “E’ bello vedere un barista che toglie le slot machine perché è stanco di vedere la gente giocarsi tutta la pensione”, dice Fabio Fazio. E Littizzetto: “E’ bello scoprire di aver finito i fazzoletti, la carta igienica, lo scottex, ma accorgersi che è finito anche il raffreddore”. “E’ bello quando tuo figlio ti sputa in faccia la pastina e dopo averla assaggiata ti rendi conto che aveva ragione”, dice Fazio. “E’ bello svegliarsi un giorno – gli fa eco Luciana – e vedere che hai la cellulite e dire ‘ma che me ne fotte'”. Risponde affettuosamente Fazio: “E’ bello dire: mi piaci anche se hai la cellulite”.