Roma – C’E’ anche il sito archeologico di Castel Fiorentino nelle prime dieci posizioni della VII edizione de I Luoghi del cuore, il Censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI e da Intesa Sanpaolo.
Oltre un milione e seicentomila sono stati i voti raccolti grazie alla straordinaria mobilitazione popolare che ha permesso di rendere il 2014 un’edizione da record, oltre ogni aspettativa.
Per il sito archeologico sito a Torremaggiore, in provincia di Foggia, 29.798 voti e ottava posizione generale.
Per le prime 3 posizioni:
1. Convento dei Frati Cappuccini – Monterosso al Mare (SP) – 110.341 voti
Il luogo del cuore delle Cinque Terre, costruito dai religiosi a partire dal 1619 e danneggiato dalle alluvioni del 2013, ha raccolto moltissime segnalazioni. Le firme sono, infatti, diventate il simbolo di un’azione virtuosa a favore delle terre colpite da dissesto idrogeologico.
2. Certosa di Calci – Calci (PI) – 92.259 voti
Grande la mobilitazione anche per uno dei monasteri certosini più importanti d’Italia, che risale al 1366. E’ recente la bella notizia che annuncia un importante finanziamento dal MiBACT per intervenire sulle coperture della Certosa e bloccare le infiltrazioni.
3. Castello di Calatubo – Alcamo (TP) – 71.967 voti
Il grande complesso architettonico su uno sperone roccioso, dalle origini antichissime, si aggiudica il terzo posto nella classifica definitiva de I Luoghi del Cuore. Tanti gli abitanti del luogo che sognano un futuro per questo castello che versa, al momento, in condizioni di grave degrado.
Inoltre, vincitori della sezione speciale Expo 2015 – Nutrire il pianeta, dedicata ai luoghi legati alla produzione e trasformazione alimentare, sono le Saline e la Laguna Lo Stagnone, a Marsala (TP), al primo posto di questa classifica con 14.764 voti. Le segnalazioni per questo luogo, dalla straordinaria bellezza, intendono non solo farne conoscere la storia ma anche sottolinearne le situazioni critiche.
I voti raccolti dal Censimento evidenziano, infatti, alcune tematiche di maggior respiro: come la necessità di ripensare la gestione dei grandi complessi monastici, l’abbandono delle aree agricole e la necessità di tutelare e valorizzare le aree archeologiche. Un tifo e una passione che si è, quindi, concentrata sul futuro del Paese, il cui patrimonio è fatto di luoghi che significano identità per i territori e per le loro popolazioni ma anche di opportunità di valorizzazione e, conseguentemente, di sviluppo turistico ed economico.
Nei prossimi mesi si aprirà una nuova importante fase per I Luoghi del Cuore: i primi tre classificati e il vincitore della sezione speciale Expo 2015 – Nutrire il pianeta riceveranno un contributo a fronte della presentazione di un progetto da concordare, e i luoghi con almeno 1.000 voti potranno candidare specifiche richieste attraverso le Linee Guida per la definizione degli interventi che saranno lanciate a inizio marzo.
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Redazione Stato@riproduzioneriservata