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Amministrazione Manfredonia, cosa sarebbe in programma per i prossimi 5 anni (II)

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
20 Agosto 2015
Manfredonia //

(II – CONTINUA) La città solidale (PROGRAMMA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA “MANFREDONIA 2020” PER L’AMMINISTRAZIONE 2015-2020)
32. Realizziamo percorsi di coesione sociale con l’attuazione del Piano Sociale di Zona (dei quattro comuni dell’Ambito: Manfredonia, Monte S. Angelo, Mattinata, Zapponeta), per una più efficace integrazione tra politiche di riqualificazione urbana e politiche sociali.
33. Vogliamo dare continuità alle molteplici iniziativerealizzate per contrastare l’emarginazione e favorire l’inclusione, sostenere le persone in situazioni di disabilità o in condizioni di disagio, fragilità, dipendenze, solitudine, ponendo la famiglia, nei suoi molteplici aspetti, al centro delle politiche sociali.
34. Con l’apertura del Centro polivalente per disabili e del Centro diurno per minori rafforziamo gli interventi per l’infanzia e per l’adolescenza affrontando le situazioni di difficoltà e il fenomeno della dispersione scolastica, per la promozione del benessere del minore. Incrementiamo i servizi di assistenza domiciliare educativa, l’integrazione scolastica dei disabili e il recupero scolastico. Un sostegno particolare è riservato alla fascia prima infanzia (0-3 anni) con i fondi PAC (Piano azione coesione) riservati all’infanzia(asilo nido e sezioni primavera);
35. Aumentiamo i progetti in favore di anziani, con il sostegno all’invecchiamento attivo (progetto Nicodemo, il Centro sociale anziani, Nonni vigili…), con il sostegno alla non autosufficienza, alle responsabilità familiari nel lavoro di cura, alla domiciliarità degli interventi. Estendiamo l’assistenza domiciliare, in particolare sociosanitaria, con i fondi PAC (Piano azione coesione) riservati agli anziani ultrasessantacinquenni. La cura domiciliare è potenziata con il trasporto sociale, i pasti caldi a domicilio, il telesoccorso.

36. Tra i nuovi progetti realizziamo Home care premium, servizio che permetterà modalità nuove di cura, che permetteranno una qualità apprezzabile di vita delle persone non autosufficienti.
37. L’istituzione del registro per assistenti familiari, operatori sociosanitari, educatori e operatori di “sollievo” nella cura, sarà un’occasione di formazione professionale e di inclusione lavorativa nel rispetto della trasparenza a garanzia delle famiglie.
38. Stiamo realizzando i nuovi progettiproposti dalla Regione con la prossima apertura dei“Cantieri di Cittadinanza”, e il “Lavoro minimo di Cittadinanza” per l’esecuzione di opere e servizi di pubblica utilità destinati ai disoccupati, agli inoccupati e alle persone in condizione di specifiche difficoltà sociali come disabili, ex detenuti e donne sole.
39. Proponiamocon la Diocesi il Patto educativo della città, alleanza tra tutte le agenzie educative, con cui sosteniamo progetti per la legalità, la cittadinanza responsabile e la coesione sociale.
40. Intendiamo operare per una effettiva conciliazione vita-lavoro (col Progetto Piedi-Bus forniamo ai genitori che lavorano un servizio gratuito per l’accompagnamento a scuola dei propri figli) e inoltre proporre, nel Centro Ascolto per le famiglie, numerosi servizi: formazione giovani coppie, gruppi di acquisto solidale, Banca del tempo, affido e adozioni, contrasto all’abuso e maltrattamento. Potenziamo l’aiuto alle famiglie numerose, il sostegno al canone di locazione, il microcredito.
41. Per rispondere alle necessità delle richieste di aiuto, è necessaria una nuova prospettiva, non considerare il welfare come un costo ma come un investimento. Intendiamo pertanto pensare al “welfare generativo” che sia in grado di ri-generare, essere moltiplicatore delle risorse disponibili. Concretamente significa abbandonare la tradizionale logica assistenzialistica e privilegiare l’efficacia, responsabilizzando le persone che ricevono aiuti.
42. Per comunicare i programmi e favorire la partecipazione da parte dei cittadini, vogliamo istituire la “Carta della cittadinanza sociale”. Non solo uno strumento d’informazione e di orientamento ai servizi, ma atto di assunzione d’impegni e di responsabilità da parte di tutti verso i bisogni della comunità. Ponendo al centro l’eguaglianza e l’imparzialità, la trasparenza nell’accesso e la qualità nell’erogazione dei servizi. La valutazione e il dialogo costante con i cittadini permetterà la verifica della qualità dei servizi offerti.

43. Vogliamo integrarenel tessuto urbano le periferie, a partire dai comparti CA di recente realizzazione, rilanciando i Coordinamenti di quartiere e realizzando una serie di spazi e di servizi pubblici che riducano le distanze e vadano incontro alle esigenze dei cittadini residenti. Proprio in questa prospettiva partecipiamo all’avviso pubblico, denominato “ComuneMenteGiovane” per creare nuove relazioni sociali, individuando i giovani quali beneficiari attivi di processi di partecipazione. Nell’ambito di detto avviso, abbiamo cofinanziato il progetto “Passioni di quartiere”.
44. Vogliamo contribuire, insieme con tutti gli addetti, a rendere il sistema sanitario locale sempre più efficiente, sempre più rispondente alle necessità delle persone, con prestazioni appropriate e tempi certi per la riduzione delleliste d’attesa. Per l’Ospedale, mentre ci opponiamo al declassamento, rivendichiamo le dotazioni previste per permettere al nosocomio di Manfredonia di avere la chirurgia complessa.
45. Donne. Realizziamo “Piano dei tempi e degli spazi” e “Patto sociale di genere”, che hanno prodotto un “Ufficio dei tempi” e proposte di orario di lavoro flessibile. Potenziamo strutture per la cura dei figli: asili nido, sezioni primavera. Realizziamo sostegno al “prendersi cura” dei familiari anziani (con il rafforzamento dei servizi di assistenza domiciliareper anziani e minori). Seicento giovani mamme hanno risposto al questionario sul tema “La famiglia che vorrei, La città che vorrei” fornendo risposte rivolte alla sicurezza: percorsi sicuri casa-scuola, stradee parchi giochi sorvegliati…
46. Rivolgiamo attenzione e sorveglianza sulla violenzae maltrattamento con l’equipe integratatra servizi sociali e Asl.
47. Abbiamo stipulato accordo con CNR – IFC, ASL FG, Università di Firenze e “Impresa Sociale Epidemiologia e Prevenzione” per un’indagine sullo stato di salutedella popolazione e dell’ambiente.
48. Il progetto, teso alla tutela dei cittadini, si basa sui principi della ricerca partecipata cui prenderanno parte anche i cittadini. L’iniziativa è collegata all’inquinamento prodotto dallo stabilimento Enichem, per cui si procederà a valutazione della pressione ambientale, revisione delle conoscenze tossicologiche sugli inquinanti. Particolare impegno dedichiamo alla verifica dei risultati della pluriennale attività di bonificasvolta dalla Syndial all’interno del sito ex Enichem: procediamo alla costante verifica dei report e per gli insoddisfacenti risultati sin qui conseguiti, abbiamo rivolto urgenti richieste al Ministero dell’Ambiente per un intervento che assicuri l’efficacia delle tecnologie utilizzate a tutela dell’ambiente.
49. Intendiamo incrementare i progetti culturali che abbiamo attuato nei tre luoghi importanti quali il teatro Dalla, la biblioteca comunale, il laboratorio urbano culturale “Peppino Impastato”, cui si aggiungela Casa dei diritti, luogo pubblico di crescita civile e sociale, dove conoscere diritti e doveri, nella quale tutti potranno confrontarsi con le altre culture. Vogliamo promuovere nuove iniziative finalizzate alla scoperta delle radici storiche; consolidare la vita associativa e incoraggiare l’associazionismo; realizzare manifestazioni culturali con la partecipazione della popolazione.
50. Giovani.Realizziamo il teatro delle scuole “Con gli occhi aperti”, alla XI edizione; la “stagione ragazzi” che è alla VII edizione. Con il teatro vi sono i laboratori, una palestra per la conoscenza di sé. Tra i laboratori, l’esperienza del teatro diffusoè alla III edizione e raccoglie circa cento ragazzi e adolescenti.
51. Organizziamo eventi ed attività culturali che si integrano tra loro e durano nel tempo in una visione organica dell’esperienza emotiva e formativa. Tra l’altro attuiamo: la stagione di prosa, le mostre di pittura, il teatro ragazzi, la miriade dei laboratori, la musica e il sostegno ai gruppi musicali giovanili, i concerti, Manfredonia festival, la valorizzazione della biblioteca come luogo privilegiato di presentazione di libri e di iniziative come “Nati per leggere”, oltre ad affrontare nuove sfide e introdurre ulteriori elementi di innovazione e di qualificazione del sistema.
52. Abbiamo acquisito al patrimonio del Comune: la Collezione Rizzon, di preziosi reperti archeologici ritrovati nell’area dell’ Antica Siponto; il Fondo librario Serricchio; il Fondo librario Melillo di preziosi testi antichi; Quadri del prof. Aronne Del Vecchio.
53. Abbiamo assegnato l’incarico per la realizzazione del Monumento a Re Manfredi.
54. Vogliamo completare i progetti in corso e riproporre quelli di maggior successo: recupero di reperti presso altri Enti; costruzione Museo civico (reperti e monete); Valorizzazione Archivi fotografici; Museo del mare. Giornata della memoria; Campagna di primavera delFAI; giornate contro la pena di morte; giornata della donna; giornate contro intolleranze e omofobia. Scambi culturali.
55. Forniamo strutture e risorse per assicurare continuità al Carnevale di Manfredonia e a tutte le iniziative di qualità, che rientrano nella tradizione locale.
56. In collaborazione con Umbra Forest Folk, abbiamo istituito “Gargano Porta di Pace”, festival internazionale di musica popolare, all’insegna dell’accoglienza, cui hanno preso parte numerosi gruppi. Con tale manifestazione Manfredonia rivolge un messaggio di concordia e di solidarietà tra i popoli”. (II – continua).

(nb: prima pubblicazione il 07 giugno 2015)

Redazione Statoquotidiano@riproduzioneriservata

1 commenti su "Amministrazione Manfredonia, cosa sarebbe in programma per i prossimi 5 anni (II)"

  1. SINDACO NON VEDO INTERVENTO PROBLEMA OSPEDALE-PENSO CHE MANFREDONIA MERITA DI ESSERE NATO A MANFREDONIA….

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