Manfredonia – MENO di cento giorni al Natale ma c’è già chi ha provato quell’atmosfera particolare. Certo il clima non è ancora invernale, non c’è stata la neve, anzi si è aperta una giornata di sole alla delegazione di Manfredonia dell’associazione italiana amici del presepio presente a Bernalda.
La mattina visita ai Sassi di Matera, con spunti dalla cittadina per immaginarla in un contesto presepiale. Vicoli, salite, archi, scalinate, muretti e un’infinità di lampioni rendono il paesaggio di Matera unico e suggestivo. Registi del calibro di Pier Paolo Pasolini e Mel Gibson, per citarne alcuni, hanno scelto in passato la città dei Sassi per girare i loro film sulla vita di Gesù. Argilla, tufo e cartapesta: questi i materiali che vengono sapientemente modellati da artisti ed artigiani, che quotidianamente creano opere uniche apprezzate dai turisti, che ogni anno giungono a Matera. Alcuni presepi hanno fatto la loro figura nella chiesa rupestre di San Pietro Barisano.
Anche nel salone della parrocchia “Mater Ecclesiae” di Bernalda è stata allestita una mostra di presepi, che ha caratterizzato in modo esplicito il tema del convegno intitolato “Il presepio , incontro di popoli”. Un nutrito gruppo si è confrontato durante il convegno affinché “il presepio continui ad arricchire di valori e significato il Natale e la nostra vita!“. Diversi della delegazione di Manfredonia sono intervenuti per proporre la realizzazione di corsi di tecniche presepistiche, dalla realizzazione dei pupi alle scenografie, con un tema da sviluppare con un filo narrativo utile per rimarcare il significato da dare al presepio.
Nella chiesa dei Santi Medici, oltre 100 i presepi provenienti da tutto il mondo, risultato dell’unione, principalmente della collezione Dell’Osso e della Sede di Bernalda. Piccoli e grandi Presepi, statue soprattutto, che modellate e scolpite in modo semplice e con materiali poveri svelano il mistero dell’Incarnazione di nostro Signore. La collezione Dell’Osso è animata da centinaia di Presepi provenienti dagli angoli più remoti di ogni continente, realizzati in porcellana o in legno di arbusti esotici, racchiusi in una noce, e poi ancora in foglia di banano, in cristallo, in tessuti ricamati a mano, in un guscio d’uovo, in forme minuscole visibili unicamente con la lente di ingrandimento; alcuni rari, elaborati e preziosi, altri semplici e, perché no, a volte improbabili. Curiosità e passione hanno poi coinvolto indistintamente amici e parenti che, di volta in volta, contribuiscono ad arricchire la prestigiosa raccolta.
Don Giuseppe Cellucci, paragonando gli autori dei presepi ai magi, cosi si è espresso: “Come i Magi, nel Vangelo di San Matteo conosciamo tutta la loro storia, verso quale direzione vanno, quali difficoltà devono superare, chi desiderano incontrare e che cosa portano in dono. Anche noi, per partecipare a questo Convegno, ci siamo messi in cammino verso Betlemme come i Magi. Veniamo da molte parti d’Italia e da altre nazioni carichi di tanta cultura. Ciascuno si dirige verso il luogo del ritrovo, indicato dalla stella e annunciato dai profeti. Si tratta di un luogo santo dove Dio, per farsi vedere e ammirare, ha voluto farsi come noi. Un luogo dove, venendo a porre la Sua tenda tra gli uomini, vi stabilisce la Sua dimora. E allora, tutti insieme, continuiamo a seguire la stella.”
Il Presidente del AIAP Alberto Finizio: “Il Convegno Nazionale rappresenta il principale appuntamento associativo annuale, solo chi ha avuto occasione di viverlo può comprenderne non solo l’importanza istituzionale ma soprattutto la sua funzione di aggregazione, conoscenza reciproca, approfondimento culturale ed elevazione spirituale”. Le parole del presidente hanno trovato il loro riscontro anche tra i partecipanti di Manfredonia, che non si son fatti mancare dei momenti conviviali in cui hanno potuto conoscersi ancora meglio, nella grazia del tempo e del sorriso che spesso l’amicizia dona.”
(A cura di Benedetto Monaco – benedetto.monaco@gmail.com
Fotogallery Benedetto Monaco e Antonio Troiano – antoniotroiano8@gmail.com)
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