Roma – GLI anarco-insurrezionalisti – e non il terrorismo internazionale – “la vera minaccia eversiva in Italia”. Lo ha detto oggi il capo della polizia Antonio Manganelli, per il quale “l’anarco-insurrezionalismo è l’unico terrorismo che può offendere questo Paese, non è più il fenomeno brigatista o il terrorismo internazionale”. Le affermazioni di Manganelli precedono l’avvio delle celebrazioni in Italia per il 160esimo anniversario della Polizia di Stato. Per Manganelli il fenomeno anarco-insurrezionalista “è da guardare con massima attenzione. Sono stati loro stessi ad annunciare il salto di qualità fino all’assassinio”.
Le parole del Capo della Polizia seguono la rivendicazione – da parte della Federazione anarchica informale – dell’attentato a colpi di pistola contro l’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi, a Genova.
Attentato Brindisi. Dichiarazioni anche sull’attentato di Brindisi: “sono sicuro del buon esito di una indagine partita da una analisi intelligente – ha detto Manganelli – La foto? Anche da questo elemento deriverà la soluzione”. Per il capo della Polizia “la gestione mediatica” delle indagini “ha lasciato molto a desiderare”. Errata l’anticipazione delle notizie tramite la stampa.
Indagini. In base a quanto riportato dall’Ansa, le attenzioni degli inquirenti che indagano sull’attentato di sabato scorso a Brindisi sono concentrate anche sul contenuto delle bombole di gpl utilizzate per l’esplosione. Si sta verificando se oltre al gas, una delle tre bombole contenesse materiale utile a comporre una miscela esplosiva, ad esempio diserbanti o nitrato di ammonio. Tecnici della Polizia scientifica hanno eseguito altri rilievi nel punto in cui si e’ verificata l’esplosione. Nell’ambito delle indagini, Massimo Bassi, padre della ragazza morta nell’attentato, Melissa, ha incontrato questa mattina al palazzo di giustizia il sostituto procuratore Milto De Nozza, il pm di Brindisi che si occupa dell’inchiesta. L’uomo ha ribadito “la massima fiducia nei confronti degli inquirenti” che stanno svolgendo gli accertamenti.
Attentato Brindisi: stazionarie condizioni ragazze ferite. Dalle agenzie nazionali, stazionarie le condizioni delle due ragazze ricoverate nel centro ustioni dal 19 maggio dopo essere rimaste ferite in modo grave nell’attentato davanti alla loro scuola. La prognosi per entrambe riservata. L’intervento per frattura dell’ulna destra per una delle due ricoverate non e’ stato ancora programmato. Le altre due ragazze ricoverate in chirurgia plastica sono in lento e costante miglioramento. La piu’ grave delle ragazze ferite, Veronica Capodieci, e’ stata trasferita ieri dall’ospedale di Lecce a quello del centro pisano.
Tragedia Brindisi. Vendola a Monti e Ministri: “Preziosa presenza dello Stato”. Il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha inviato una lettera di ringraziamento al Presidente del Consiglio Mario Monti e ai Ministri Profumo, Cancellieri e Severino per la “preziosa presenza dello Stato ai suoi massimi livelli” in Puglia in quei “giorni drammatici nei quali abbiamo incontrato l’orrore e la bestialita’ della violenza, lo sgomento indicibile, la sofferenza senza limiti”, i giorni cioè della tragedia di Melissa e delle sue compagne della scuola di Mesagne Morvillo Falcone, vittime di un attentato. “Una presenza” si legge nella lettera, che “ha detto alle cittadine e ai cittadini di Puglia, al governo di questa Regione che lo Stato è accanto a loro. Che è stato accanto a loro nel lenire il dolore dei genitori di Melissa, dei genitori di tutte le ragazze ferite, accanto alla scuola Morvillo-Falcone, a tutte le scuole della nostra regione e del nostro Paese per accompagnarle in un percorso di confronto e di discussione. E che sarà accanto a loro, con ferma determinazione, nell’ impegno per fare giustizia, per rispondere a ogni perché. Sappiamo che qualunque sia la natura di questo attentato ha come nemico la scuola, i giovani,il futuro”.
Vendola ha voluto sottolineare anche “la matura e straordinaria risposta che i giovani di tutta Italia hanno saputo responsabilmente dare nella manifestazione di Brindisi, in quella di Palermo, nelle migliaia di assemblee che si sono svolte in questi giorni in tutte scuole. Da questi giovani – ha proseguito Vendola – una lezione di coraggio, una voglia di non arrendersi, ma insieme un bisogno di aver al loro fianco adulti che sappiano da adulti, ma che sappiano stare con loro. La nostra Regione continuerà a lavorare per costruire una rete sempre più larga e forte, fatta dalle coscienze democratiche di tutto il mondo della scuola, affinché questo presidio di democrazia e di futuro sia sempre più il motore che muove lo sviluppo del Paese. Grazie – ha concluso Vendola – per essere al nostro fianco”.
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