Il corallo nero delle Isole Tremiti sarà presto protagonista sugli schermi del National Geographic. Si sono infatti appena concluse le riprese nelle acque dell’Area marina protetta alle isole Tremiti. I primi esemplari furono scoperti dalla Marlin Tremiti Diving Center di Adelmo Sorci. A partire da tali segnalazioni, un team di ricerca del Dipartimento di biologia dell’Università di Bari (Unità locale di ricerca del Consorzio nazionale interuniversitario per le scienze del mare) ha avviato un progetto di esplorazione mirato alla ricerca e allo studio di una vera e propria foresta di coralli neri che si sospetta essere presente sui fondali dell’arcipelago, ancora poco esplorati. Il progetto è stato finanziato dal Parco Nazionale del Gargano e da National Geographic, sotto la responsabilità scientifica di Giovanni Chimienti, assegnista di ricerca coordinato da Francesco Mastrototaro. Chimienti, infatti, si è aggiudicato in un finanziamento internazionale di National Geographic per giovani ricercatori che avessero un ambizioso progetto di esplorazione, divenendo così un National Geographic Explorer.Il progetto prevede l’esplorazione dei fondali dell’arcipelago tremitese a partire dai 50 metri di profondità, e fino a circa 150 metri, mediante l’uso di un veicolo filoguidato chiamato Rov (Remotely operated vehicle).
Il “Rov” permette così di osservare il fondale senza limiti di tempo, consentendo anche misurazioni biometriche (altezza e larghezza delle colonie dei coralli) grazie a un sistema di riferimento laser. Tale ricerca darà la possibilità di indagare in maniera non distruttiva questo nuovo e fragile habitat marino appena, scoperto. Il progetto prevede, inoltre, la realizzazione di un documentario, con la regia di Flavio Oliva, che racconterà dettagli e i risultati di questo studio. La presenza di una foresta di corallo nero rappresenta un ritrovamento di notevole importanza non soltanto dal punto di vista scientifico. Infatti, si tratta di un habitat marino di grande pregio ecologico e conservazionistico, che ospita una notevole biodiversità, nonché un habitat elettivo per la riproduzione di numerose specie anche di interesse commerciale. Tuttavia, le foreste di corallo nero sono ormai una vera rarità in Mediterraneo, poiché minacciate pesantemente da una serie di impatti antropici tra pesca e scarichi urbani. Il team che ha operato alle Tremiti era composto da Giovanni Chimienti, Francesco Mastrototaro, Gianluca Saccotelli, Marco D’Onghia, Flavio Oliva, Elisabetta Carfagna, Arcangelo Acquafredda e Claudia Nanula. Hanno collaborato anche Adelmo Sorci e gli operatori della Marlin Tremiti.