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UFFICIALE Manfredonia. Controlli, verifiche, piano industriale, ecco perché è stata revocata nomina CdA Ase Spa

Ecco le motivazioni alla base della revoca

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
25 Aprile 2024
Manfredonia // Politica //

Manfredonia. Come anticipato, con recente decreto, il Commissario Straordinario del Comune di Manfredonia, Dott.ssa Rachele Grandolfo, ha decretato di revocare “per giusta causa e con effetto immediato”, la nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione di ASE s.p.a., Centola Michele, con incarico di Presidente, Leone Massimo, con incarico di amministratore delegato e Murgolo Lucia, con incarico di vice Presidente.

LE MOTIVAZIONI (DAL DECRETO) decreto-cs-20-24-signed

La società ASE s.p.a. è attualmente al centro di una vicenda giudiziaria condotta dalla Procura della Repubblica di Foggia, denominata “Giù le mani “, che ha avuto un grande impatto mediatico, con il diretto coinvolgimento di un ex dipendente della società e di suo figlio, dipendente della stessa, destinatari di misure cautelari; questo Ente, a seguito di tale grave situazione venutasi a determinare, ha adottato nuove misure organizzative interne, allo scopo di rendere più efficienti e trasparenti i servizi e rafforzare il rapporto di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni; rientrano tra queste, l’intesa sottoscritta con la Regione Puglia per l’utilizzo condiviso della dirigente ing. Rosa Tedeschi e l’assegnazione a questo Ente, in posizione di sovraordinazione, del tenente della Guardia di
Finanza Paolo Claudio Bisceglia, figure professionali entrambe dedicate, nell’ambito della gestione dei servizi di igiene urbana, alla migliore definizione e disciplina dei rapporti con la società ASE s.p.a., anche attraverso l’organizzazione di un efficiente sistema di indirizzo e controllo.

Con relazione rassegnata in data di ieri, 23 aprile, acquisita al protocollo generale dell’Ente 19486, il dirigente Tedeschi e il Tenente Bisceglia, hanno evidenziato una serie di condotte da parte dell’amministratore e del consiglio di amministrazione nel suo complesso, integranti, per quanto di seguito si motiverà, giusta causa di revoca dei loro incarichi. (DECRETO > decreto-cs-20-24-signed).

PIANO INDUSTRIALE 2024-2031 TRASMESSO DA ASE SPA CON NOTA N.1-316 DEL 27.12.2023.
Dalla relazione istruttoria sul piano industriale 2024-2031, espletata dall’ing. Tedeschi, di cui alla sua nota del 19.04.2024, prot.n.18555, “emerge come, oltre a non essere stata rilevata la firma di un sottoscrittore del documento, responsabile della redazione e validazione del documento trasmesso, non siano stati rilevati i presupposti per ritenere istruibile il Piano Industriale presentato da Ase SpA con nota n. 1-316 del 27.12.2023, caratterizzato dall’assenza di riflessioni strategiche sulle emergenze locali, necessarie per pianificare un arco temporale così lungo quale quello proposto, caratterizzato inoltre da una pianificazione priva dei contenuti minimi per operare valutazioni di merito, e composto da una documentazione tecnica ed economica fortemente incompleta. A ciò si aggiunga che non è stata riscontrata l’esistenza di una apposita deliberazione dell’Assemblea dei soci, ex art. 12 dello Statuto, con la quale si deliberava, in vista della scadenza contrattuale, di redigere un Piano Industriale della durata di otto anni, come quello proposto dall’Amministratore Delegato”.

ESECUZIONE DEL CONTRATTO – PENALITA’
“Nonostante non sia mai stato nominato un Direttore dell’Esecuzione del Contratto e quindi una figura deputata al controllo pedissequo del rispetto delle pattuizioni contrattuali, nel corso dell’anno 2022 sono state applicate n.4 penalità per un totale di € 17.300, mentre nel corso dell’anno 2023 sono state applicate n.4 penalità per un totale di € 37.900. Al riguardo l’art. 18 del Contratto recita: “Il Comune può dichiarare risolto il contratto dopo tre contestazioni, avvenute in tempi diversi, a seguito di inadempienze che hanno comportato l’applicazione di penalità.[…]”.

OMISSIONI
“Il Rapporto analitico previsto dall’art. 13 del Contratto, relativo all’attività del ciclo dei rifiuti e degli altri servizi gestiti, non è stato trasmesso per l’anno 2023. L’ultima trasmissione risale a febbraio 2023 relativa all’annualità 2022. Il Rapporto annuale previsto dall’art. 5 del Contratto, con cui è stato rilevato il grado di soddisfacimento degli utenti, non è stato trasmesso per l’anno 2023. L’ultima trasmissione risale a febbraio 2023 relativa all’annualità 2022. Le Polizze Assicurative RCT e RCO in corso di validità con i massimali previsti ex art. 12 del Contratto, non risultano trasmesse, assenza che può costituire grave pregiudizio per il corretto svolgimento del servizio nei confronti di terzi. L’elenco dei servizi in appalto per i quali la Società si avvale di soggetti terzi ex art. 11 del Contratto, non risulta trasmesso. A conoscenza dell’ufficio risultano affidati a terzi i servizi di pulizia spiagge, disinfestazione e derattizzazione”.

INADEMPIENZE RISCONTRATE NEL SOPRALLUOGO DEL 15.04.2024 PRESSO IL CENTRO DI RACCOLTA COMUNALE

Assenza di opportuna identificazione e registrazione delle utenze in ingresso. Manca qualsiasi verifica che i rifiuti conferiti presso il Centro Comunale di Manfredonia, e pertanto ricadenti sui costi di trattamento sostenuti dall’Ente, afferiscano alle sole utenze TARI del Comune di Manfredonia. Modelli di “identificazione delle utenze che accedono al Centro di Raccolta con furgone” compilati in modo in completo e non contenenti informazioni necessari e rispondenti alle previsioni normative.

Mancato rispetto dell’art. 212 co. 8 del D.Lgs 152/2006 ss.mm.ii. (ai sensi dell’art. 212, comma 8, l’utenza non domestica che decide di conferire i propri rifiuti urbani nel Centro Comunale di Raccolta con mezzi propri, è tenuta ad iscriversi all’Albo trasportatori nella sezione ‘Conto proprio’ e, prima dello scarico dei rifiuti nel CCR, dovrà essere compilata, dagli addetti del centro, la scheda 1a allegata al D.M. 8 aprile 2008 modificato dal D.M. 13 maggio 2009, al fine di quantificare i rifiuti conferiti da ogni azienda, per la determinazione della quota variabile della TARI). Raccolta domiciliare presso le utenze non domestiche della zona portuale. Non è stato fornito dalla società, nonostante precisa richiesta, l’elenco delle utenze servite e il pagamento della TARI da parte degli stessi.

COMPENSO ALL’ORGANO AMMINISTRATIVO
Con Verbale di Assemblea Ordinaria n. 1 del 26.05.2022 è stato deliberato, di: ricostituire l’Organo Amministrativo della società in house ASE SpA adottando la struttura collegiale del Consiglio di Amministrazione, di tre membri; di fissare nella misura massima di € omissis il compenso annuale del nominando Consiglio di Amministrazione, rilevato il costo annuale complessivo sostenuto per i compensi degli amministratori nel 2013, alla luce delle disposizioni vigenti in materia e fino all’emanazione del decreto attuativo di cui all’art. 11 comma 6 del TUSP; designare per la nomina del Consiglio di Amministrazione, il dott. Centola Michele in qualità di Presidente, il dott. Leone Massimo, l’avv. Murgo Lucia, prendere atto che, per quanto riguarda i compensi per gli amministratori, in assenza del decreto ministeriale di cui al comma 6 dell’art. 11, il riferimento è sempre il D.L. n.95/2012 art. 4 comma 4, stabilire pertanto che il rispettivo compenso annuale lordo in € omissis per il Presidente e € omissis per ciascun Consigliere, demandare al CDA la redazione di una proposta di ripartizione di deleghe, ed eventuali ulteriori compensi da sottoporre al socio in una successiva seduta.

Ne è conseguito che, con Verbale del CDA n. 1 del 15/06/2023, il dott. Leone Massimo è stato nominato Amministratore Delegato della Società, con conferimento di funzioni dettagliate nel citato Verbale, riconoscendo allo stesso “una remunerazione fissa aggiuntiva rispetto a quella stabilita dall’assemblea pari a € omissis oltre oneri e rimborso spese per l’esercizio delle funzioni, unitamente ad una remunerazione variabile da definire rispetto al raggiungimento di specifici e misurabili obiettivi”, dando preliminarmente atto che “la norma di riferimento è il D.L. n. 95/2012 art. 4 comma 4 che prevede che la parte fissa nella remunerazione complessiva di tutti i componenti del consiglio di amministrazione non possa superare l’80% del costo sostenuto nel 2013 che era parti a € omissis e pertanto il tetto dal momento è pari a € omissis”.

Con successivo Verbale del CDA n. 2 del 21/09/2023, tra le altre cose, è stato deliberato di riconoscere al dott. Leone Massimo “un premio di risultato ovvero una indennità variabile pari a omissis (ndr. se trattasi di refuso dato che nella proposta è indicato l’importo di euro omissis, allineato con i dati presenti in bilancio)
oltre CAP ed IVA successivamente alla approvazione del bilancio 2023 a condizione che si accerti: 1) aumento rispetto al 2022 dell’indice di soddisfazione dei cittadini per il servizio come da indagine effettuata da società esterna già contrattualizzata dal precedente amministratore; 2) utile dell’esercizio ante imposte non inferiore a omissis.”

Pertanto, il totale complessivo dell’importo che potrà essere percepito dal solo Amministratore Delegato, per l’esercizio 2023, nel caso del raggiungimento anche degli obiettivi fissati per l’indennità variabile, è pari quanto meno a € omissis. Sul tema dei compensi agli amministratori, si fa richiamo alla Deliberazione n.4/2024 della Corte dei Conti – Sezione Regionale di Controllo per l’Emilia Romagna, nella quale viene espressamente chiarito che: “a fronte di precisi indici normativi che si riferiscono al “costo complessivamente sostenuto nel 2013” (art. 4, c. 4, del D.L. n. 95/2012) e al “trattamento economico annuo onnicomprensivo” (art. 11, c.6, terzo periodo del T.U.S.P.) e alla luce della giurisprudenza sopra richiamata, il limite della percentuale dell’80% sia riferibile tanto agli emolumenti fissi che a quelli variabili”.

Pertanto, è da giudicarsi errata l’autonoma determinazione del CDA che si legge nel Verbale n. 1 del 15/06/2023, nella parte in cui si riferisce che la norma di riferimento, ovvero il D.L. n. 95/2012 art. 4 comma 4, è da applicarsi alla sola parte fissa della remunerazione, escludendo il compenso relativo alla parte variabile. Ne consegue, sic rebus stantibus, che appare superato il limite massimo pari a € omissis fissato quale compenso annuale del CDA, stabilito con Verbale di Assemblea Ordinaria n. 1 del 26.05.2022, ed essendo stato il CDA costituito solo in data 26.05.2023, e l’Amministratore Delegato nominato solo in data
15.06.2023, non può essere destinatario di una retribuzione di risultato pari a € omissis per l’intero anno 2023.

MANCATA SOTTOPOSIZIONE DEL COMPENSO ALL’ASSEMBLEA

Secondo la previsione dell’art. 23 dello Statuto, rubricato “Compensi e rimborsi”, “Il compenso spettante all’Organo amministrativo è determinato dall’Assemblea dei soci entro i limiti imposti dalle disposizioni di legge, dei regolamenti, delle deliberazioni e delle direttive degli Enti.” Tale disposizione statutaria, risulta disattesa dall’attuale CDA che, né ex ante né ex post, ha sottoposto all’Assemblea dei Soci le determinazioni assunte in merito al compenso dell’Amministratore Delegato, giusta Verbali n. 1 del 15/06/2023 e 2 del 21/09/2023. (CONTINUA).

3 commenti su "Manfredonia. Controlli, verifiche, piano industriale, ecco perché è stata revocata nomina CdA Ase Spa"

  1. Questa azienda è ormai da anni un carrozzone politico! È impossibile che il comune non sapeva niente di questo modo di gestire, noi cittadini si visti gli aumenti spropositati! Un motivo in più per non andare a votare!

  2. E cert, loro si alzavano gli stipendi a spese nostre. B. Pezzi di m. Certo che, se si avvicina qualcuno che vuole il voto, a bott d mazz u fazz scappe’😡

  3. Ecco a cosa servono i veri e concreti Commissari Prefettizi e loro stretti ed affidabili collaboratori. Fanno ciò che i politici non fanno perché vincolati alla politica del clientelismo familiaristico, e dell’amico dell’amico… che moltiplicato per tanti anni ha creato una situazione che si è istituzionalizzata nel corso degli anni trascorsi e speriamo non quelli futuri… dove la spazzatura se non ben ed efficacemente raccolta la vedremo sempre di più nelle strade difficilmente praticabili per j pedoni ed anche coi mezzi…. caos ed anarchia sarà la normalità.

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