Edizione n° 5339

BALLON D'ESSAI

AL VOTO  // Sostenibilità a tutto tondo. L’idea di paese per Filippo Barbano
17 Maggio 2024 - ore  15:14

CALEMBOUR

MATTINATA // Gianfranco Prencipe assolto da ricettazione targhe di nazionalità tedesca. Virale dopo videoclip
15 Maggio 2024 - ore  11:07

Iscriviti al canale Whatsapp

Foggia

Manfredonia

Cronaca

Politica

Sport

Eventi

San Severo

Cerignola

“Sentieri” su SIN Manfredonia: rischio occupazionale per tumore al polmone

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
13 Agosto 2012
Manfredonia //

“Sentieri” su SIN Manfredonia: rischio occupazionale in aumento per tumore al polmone (Ph: sanitaincifre
Roma/Manfredonia – “LA conduzione dello studio di coorte dei lavoratori presenti in stabilimento al momento dell’incidente che ha portato alla fuoriuscita di arsenico potrebbe identificare un rischio occupazionale per il tumore del polmone per il quale la precedente indagine sulle aree a rischio aveva osservato un trend in aumento“. E’ una delle conclusioni presenti nel Progetto SENTIERI, studio condotto e finanziato nell’Ambito del Programma Strategico Ambiente e Salute. Si fa riferimento ad uno Studio epidemiologico nazionale dei territori e degli insediamenti esposti a rischio da inquinamento a cura del gruppo di lavoro Sentieri: Roberta Pirastu, Ivano Iavarone, Roberto Pasetto, Amerigo Zona, Pietro Comba.

Promosso dal ministero della salute, è stato realizzato in collaborazione con il Centro europeo ambiente e salute dell’organizzazione mondiale della sanità, il dipartimento di epidemiologia del servizio sanitario regionale del Lazio, il Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa e l’Università di Roma La Sapienza.


Lo studio.
Sentieri ha valutato la mortalità della popolazione residente in quarantaquattro siti di interesse nazionale (SIN) per le bonifiche in un periodo di otto anni. Selezionati 295 comuni, 5.534.492 abitanti, circa il 10 per cento del totale della popolazione italiana al censimento 2001, ventuno siti sono situati al nord, otto al centro e quindici al sud e sono classificati in base alla presenza di una o più delle seguenti esposizioni: produzione/uso di sostanza/e chimica/he (C), impianto petrolchimico o raffineria (P/R), centrale termoelettrica (CE), industria siderurgia (S), amianto/altre fibre minerali (A), aree portuali (AP), miniere/cave (MC), discariche (D) e inceneritore (I).

Qui Puglia: 4 i siti monitorati. In particolare in riferimento alla regione Puglia, sono state analizzate le aree incluse nei seguenti siti di interesse nazionale (SIN): Bari Fibronit; Brindisi; Manfredonia; Taranto.

I risultati dello studio, pubblicati sul numero 35 della rivista «Epidemiologia e prevenzione» del mese di settembre – dicembre 2011, sono di seguito riassunti per ciascuna delle suddette aree.

MANFREDONIA. Il SIN di Manfredonia è costituito da 2 Comuni (vedi tabella a pg 10), con una popolazione complessiva di 71.621 abitanti al Censimento 2001.

Il Decreto di perimetrazione del SIN elenca la presenza delle seguenti tipologie di impianti: impianti chimici e discariche, esposizioni ambientali indicate in SENTIERI come C e D.

Risultati di SENTIERI. Il profilo di mortalità nel SIN di Manfredonia mostra un difetto, in entrambi i generi, per le principali cause di morte elencate in tabella 1. Tra le cause di morte per le quali vi è a priori un’evidenza Sufficiente o Limitata di associazione con le fonti di esposizioni ambientali presenti in questo SIN si osservano, negli uomini e nelle donne, un eccesso per tumore dello stomaco e un difetto per le malattie dell’apparato respiratorio (tabella 2). Stime imprecise in difetto sono presenti per malformazioni congenite e condizioni morbose perinatali (tabella 3).

Precedenti studi. Lo studio delle aree a elevato rischio ambientale includeva l’area di Manfredonia, comprendente omuni, nella quale, utilizzando per il confronto la mortalità provinciale, non si osservavano incrementi rilevanti; si segnalavano, però, trend temporali in aumento rispetto ai dati provinciali e nazionali per tutti i tumori e per il tumore del polmone in uomini e donne.


L’esplosione della colonna di lavaggio nel settembre 1976.
Come si osserva nello studio, “nell’area è localizzato un polo petrolchimico nel quale nel settembre 1976 l’esplosione della colonna di lavaggio dell’ammoniaca portò all’emissione di una nube tossica con la fuoriuscita di circa 10 tonnellate di arsenico che ricadde, sotto forma di polveri, nei pressi dello stabilimento e fino all’estrema periferia di Manfredonia”.

Entrata Enichem Agricoltura Manfredonia, anni '80 (ST)
“La distribuzione delle polveri non era correlata con la distanza dal luogo dell’incidente e i valori di arsenicuria nei circa 1700 soggetti professionalmente esposti non erano associati alla durata di esposizione, ma al luogo di residenza. Pertanto l’importanza relativa della contaminazione professionale e ambientale non è chiara, anche perché gli effetti occupazionali possono essere diluiti nella popolazione generale. Il punto sull’incidente è stato presentato a cinque e a 30 anni dall’avvenimento.

Da qui le conclusioni: “LA conduzione dello studio di coorte dei lavoratori presenti in stabilimento al momento dell’incidente che ha portato alla fuoriuscita di arsenico potrebbe identificare un rischio occupazionale per il tumore del polmone per il quale la precedente indagine sulle aree a rischio aveva osservato un trend in aumento”.

PUGLIA. Secondo lo studio, la Puglia, in virtù della vocazione prevalentemente agricola della sua economia, subisce i maggiori impatti ambientali a seguito degli illeciti connessi all’abbandono e allo sversamento illegale di rifiuti nelle aree agricole, già martoriate dalle emissioni industriali dei principali insediamenti attivi (Brindisi e Taranto). “La contaminazione delle aree agricole è forse la più insidiosa in termini di potenziali rischi per la salute umana in quanto i contaminanti dal terreno passano nella catena alimentare attraverso i prodotti agricoli di consumo”. “La normativa vigente in tema di bonifiche, così come la previgente normativa, specificamente il decreto ministeriale n. 471 del 1999, prevede all’articolo 241 che “il regolamento relativo agli interventi di bonifica, ripristino ambientale e di messa in sicurezza, d’emergenza, operativa e permanente, delle aree destinate alla produzione agricola e all’allevamento è adottato con decreto del ministro dell’ambiente e della tutela del territorio di concerto con i ministri delle attività produttive, della salute e delle politiche agricole e forestali“. Ma ad oggi “tale regolamento non è stato ancora emanato e le situazioni di contaminazione di aree agricole vengono gestite « caso per caso », rendendo di fatto inefficaci le richieste di intervento dal momento che, in assenza di un quadro normativo, la legittimità delle richieste è lasciata alla valutazione dei tribunali amministrativi regionali ai quali i soggetti responsabili delle attività di bonifica sempre più frequentemente presentano i loro ricorsi contro le decisioni della pubblica amministrazione.

Secondo lo studio, particolarmente diffusa in Puglia è “l’illegalità nella gestione delle terre e rocce da scavo e dei materiali provenienti da siti di bonifica“.

Amianto, Fibronit Bari (fonte image: i.focus)
In riferimento agli studi sanitari ed epidemiologici condotti per le aree di Bari-Fibronit, Brindisi, Taranto e Manfredonia, “appare accertata la correlazione tra attività industriali ed incremento della morbilità e mortalità per i SIN di Brindisi e Taranto“, quest’ultimo definito nello studio Sentieri « area insalubre », così come la correlazione tra malattie polmonari e presenza di amianto (sito di Bari Fibronit). “È quindi evidente come, anche dal punto di vista sanitario, misure urgenti debbano essere intraprese per la bonifica delle aree”.

Bibliografia/References
1. Martuzzi M, Mitis F, Biggeri A, Terracini B, Bertollini R. Environment and health status of the population in areas with high risk of environmental crisis in Italy. Epidemiol Prev 2002; 6 (Suppl.): 1-53.
2. Ambrosi L, Amicarelli V. The Manfredonia accident: chronicle of events. Med Lav 1982; 73 (Suppl. 3): 271-75.
3. Abbaticchio P. Arsenic pollution in the Manfredonia area. Med Lav 1982; 73 (Suppl. 3): 302-308.
4. Bertazzi PA, Metelka L, Riboldi L, Guercilena S, Foà V, Dompè M. Evaluation of total urinary arsenic concentration as the indicator of occupational exposure. Med Lav 1982; 73 (Suppl. 3): 353-64.
5. Portaluri M. Manfredonia thirty years later. Epidemiol Prev 2006; 30: 217-8.

LO STUDIO – VERSIONE INTEGRALE

Allegati


g.defilippo@statoquotidiano.it


Slide

5 commenti su "“Sentieri” su SIN Manfredonia: rischio occupazionale per tumore al polmone"

  1. Studio datato 2011, chissa perchè pubblicato ancora oggi 13/8/2012… la richiesta di aggiornamento del famoso “Registro dei Tumori” ha fatto scaturire l’uscita di questo studio che forse da chi di “dovere” è stato tenuto sotto la cenere per ovvie ragioni….!!!

  2. vergogna e indignazione!!!Sign Sindaco ci dia lumi anche lwei in merito a questa vicenda tenuta nascosta!!!!

  3. Ciao a tutti…
    Ma che risposta deve dare, è politica…
    Si facevano e si fanno affari in silenzio, tra personaggi della politica e ……………, a danno di noi ignari cittadini e dei nostri cari…
    E’ un’ altra città del controsenso e dell’ ipocrisia, come Taranto ed altre del sud, dove
    si fanno solo feste per saziarci del nulla e distoglierci, mentre loro, coi loro amici commercianti ed imprenditori, si gonfiano la pancia, e le famiglie bisognose che, il giorno dopo non possono arrivare a fine mese, perchè non c’ è lavoro e non hanno i soldi, andate a vedere ai servizi sociali…
    Vergogna e meditate gente…
    Bisogna riunirsi non in partiti, ormai corrotti tutti, ma formare associazioni e comitati, con gente sconosciuta ed attiva, per parlare finalmente dei problemi veri di Manfredonia ed agire, senza pensare altrove, ma solo alla nostra città ed al futuro; è la nostra città, non solo la loro, riprendiamocela…

Lascia un commento

Non ci resta tanto tempo. Il sogno non diventa realtà da solo: bisogna corrergli dietro. (Carlito’s Way)

Anonimo

StatoQuotidiano sei tu!

StatoQuotidiano, fondato nell'ottobre 2009, si basa sul principio cardine della libertà d'informazione, sancita dall'art. 21 della Costituzione.

Il giornale si impegna ad ascoltare la comunità e a fornire informazione gratuita, senza sostegno di classi politiche o sociali.

Ai lettori che ci seguono e si sentono parte di questo progetto, chiediamo un contributo simbolico, per garantire quella qualità che ci ha sempre contraddistinto!

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce, articoli, video, foto, richieste, annunci ed altro.

Compila il modulo con i tuoi dati per inviare segnalazioni, denunce o disservizi.

Compila il modulo con i tuoi dati per promuovere la tua attività locale, pubblicizzare un evento o per proposte di collaborazione.

Nessun campo trovato.