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Ricoveri C.S.Michele da 2008 a revoca attività: somme andavano erogate? Verifiche dell’UVAR

AUTORE:
Giuseppe de Filippo
PUBBLICATO IL:
15 Dicembre 2011
Manfredonia //

Ingresso Casa di cura San Michele (image STATO)
Ingresso Casa di cura San Michele (image STATO)
Bari – “ALLA struttura UVAR dell’Asl di Bari la verifica tecnico-sanitaria straordinaria sui ricoveri erogati dalla Casa di Cura (privata, ndR) San Michele di Manfredonia negli anni 2008, 2009 e fino alla data della definitiva cessazione dell’attività”. Questo l’incarico stabilito con recente delibera dell’Asl/Foggia (n.2027/14.12.2011 – DG 2027/11), con oggetto dunque “la nomina di dirigenti medici per verifica tecnico-sanitaria straordinaria presso struttura privata”. Si fa riferimento alla Casa di cura privata San Michele di Manfredonia, gestione Daunia Medica, che aveva cessato le attività dopo la revoca dell’autorizzazione sanitaria stabilita con delibera di giunta regionale n.1415-14.06.2010 (Delibera GR 1415/14.06.2010), relativamente alla precedenti branche specialistiche di Oncologia-Pneumologia e Gastroenterologia, per 35 posti letto e 42 unità occupate. La Casa di cura di Manfredonia – dopo un iter “travagliato” per la ripartenza – è riattiva dal 18 luglio 2011 nelle nuove attività sanitarie di geriatria (20 p.l.) e lungodegenza (15. P.l.) (Riapertura clinica San Michele).

L’incarico affidato alla struttura UVAR (Unità di Valutazione dell’Appropriatezza dei Ricoveri, istituto con D.G.R. il 15.07.2008 – “con il compito di coordinare le corrispondenti unità aziendali, emanando atti di indirizzo, al fine del perseguimento dell’obiettivo della deospedalizzazione, previa analisi dei dati delle schede di dimissione ospedaliera” – Focus UVAR ) dell’Asl di Bari è stato stabilito con recente delibera dell’Asl Foggia anche al fine di “accertare se le somme corrisposte dall’Asl di Foggia in favore della casa di cura siano dovute e in quale misura”. Dunque se l’Asl di Foggia avrebbe dovuto devolvere o meno le somme, alla casa di cura, dopo la revoca stabilita nel giugno 2010 anche a seguito di inadempienze nell’attività sanitaria ( Focus). Da precisare che al tempo si ipotizzò anche l’elevazione di una sanzione da parte degli inquirenti a carico della stessa società di Manfredonia. L’istruttoria per la redazione della delibera è stata espletata dal Direttore della struttura Affari generali dottor Giuseppe Fiorentino, responsabile del procedimento.

Ingresso Compagnia (già Tenenza) Guardia di Finanza di Manfredonia (ST)
Il testo della delibera. Si fa riferimento in particolare alle “indagini di polizia giudiziaria svolte dalla Compagnia della Guardia di Finanza (già Tenenza, ndR)” nei confronti della casa di cura, con “l’emersione di gravi irregolarità nella gestione dei ricoveri” effettuati nella stessa struttura. Delle indagini veniva notiziata l’Asl Foggia che “immediatamente incaricava” il Dipartimento di Prevenzione Asl/Fg per “procedere ad idoneo sopralluogo presso la citata struttura privata” al fine di “verificare la sussistenza dei requisiti previsti dalla normativa vigente per l’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria in regime di ricoveri per acuti”. Il dipartimento di prevenzione dell’Asl/Fg, all’esito della verifica effettuata, accertò che “la Struttura Casa di Cura San Michele non era in possesso dei requisiti strutturali, impiantistici, tecnici ed organizzativi per l’esercizio delle attività sanitarie in regime di ricovero per acuti né per erogare prestazioni specialistiche in regime ambulatoriale“. Da qui l’Asl provvedeva a comunicare all’Assessorato regionale alle Politiche della Salute gli esiti della verifica.

A seguito della comunicazione la Regione Puglia disponeva la revoca come detto, con D.G.R. n.1415/14.06.2010, con effetto immediato dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività sanitaria in regime di ricovero concessa alla Casa di Cura San Michele con D.P.G.R. n.1053 del 23.03.1985, dando mandato al direttore generale dell’ASL di Foggia di “provvedere agli adempimenti consequienzali ivi compreso il trasferimento immediato dei pazienti eventualmente ricoverati nella detta struttura in strutture pubbliche”.


Al tempo il comando di Compagnia della Guardia di Finanza di Manfredonia trasmetteva all’Asl un “verbale di constatazione di violazione delle disposizioni all’articolo 19 della legge 23.12.1990 n.662″, questo per “procedere al recupero delle somme indebitamente percepite dalla Casa di cura San Michele di Manfredonia relativamente agli anni 2008 e 2009″. “In relazione a tanto” l’Asl ha “partecipato” alla Casa di cura San Michele, e gestione relativa, “l’avvio del procedimento teso alla verifica dell’appropriatezza del ricoveri effettuati dalla stessa per il periodo relativo agli anni 2008,2009 e fino alla data della definitiva cessazione dell’attività” per “accertare la regolarità dei pagamenti effettuati in favore della struttura” relativamente “all’attività resa”.

(fonte image: static.ivg.it)
Erogazione somme a C.S.Michele 2008/revoca passate attività: verifiche UVAR dopo controlli Comando GdF Manfredonia (archivio, fonte image: static.ivg.it)
L’affidamento dell’incarico. “Incarico delicato: nomina di professionisti non della provincia di Foggia”. “Non disponibili” i dirigenti medici dell’Asl Taranto, affidamento all’Asl Bari Attualmente l’Asl “non ha in servizio professionisti cui affidare lo svolgimento del compito” e, comunque, “in considerazione della delicatezza degli accertamenti da effettuare, ragioni di opportunità – è scritto nella delibera – inducono a propendere per la nomina di dirigenti medici non della provincia di Foggia”.

In un primno momento i responsabili del procedimento dell’Asl/Fg avevano contattato l’Asl di Taranto per “verificare una eventuale disponibilità di dirigenti medici della struttura UVAR dell’Asl”. Ma l’Asl Taranto, con nota del 02.12.2011, ha comunicato “l’indisponibilità” relativa per l’incarico. “Successivamente è stata contattata l’Asl di Bari che con nota del 13.12.2011 ha comunicato la disponblità della propria struttura UVAR per l’incarico”.

g.defilippo@statoquotidiano.it

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