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M5S Manfredonia “Tari, no alla quota variabile sulle seconde case”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
22 Novembre 2017
Manfredonia //

Manfredonia, 22 novembre 2017. ”Il caos Tari impazza in tutta Italia. Bollette determinate scorrettamente un po’ ovunque. L’assessore al Bilancio, Pasquale Rinaldi, ha dichiarato: “Il Comune di Manfredonia non è coinvolto nella problematica degli errori commessi in diversi comuni, in quanto ha calcolato correttamente la tassa sui rifiuti, non applicando la quota variabile alle pertinenze, in base alle normative statali”.

No, Assessore Rinaldi! Il Comune di Manfredonia NON HA APPLICATO CORRETTAMENTE LA TASSA SUI RIFIUTI, in quanto LA QUOTA VARIABILE ANCHE SULLE SECONDE CASE (Non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale) NON VA CALCOLATA.

Le spieghiamo perché. E lo spieghiamo anche ai cittadini.

Come tutti sanno la TARI (Tassa sui Rifiuti) è un tributo destinato a finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda, detenga ed utilizzi, a qualsiasi titolo, un immobile. Per le utenze domestiche, essa si compone di:
– una parte fissa calcolata in base ai metri quadri dell’immobile
– una parte variabile calcolata in base al numero degli occupanti (corrispondente ad un quantitativo di rifiuti calcolato in base alla procedura contenuta nel punto 4.2, all.1, del D.P.R.158/1999).

Pertanto, essendo la parte variabile riferita al quantitativo di rifiuti prodotto dal numero degli occupanti di un’utenza domestica, essa DEVE ESSERE APPLICATA UNA SOLA VOLTA e solamente all’abitazione principale, e non anche alle “seconde case non locate e nello stesso comune dell’abitazione principale”, nella cui bolletta, alla voce “numero occupanti”, dovrà essere riportato “zero”. E’ evidente che in questo modo non si andrebbe a gravare sui costi di raccolta e smaltimento rifiuti del gestore del servizio. In quanto lo stesso nucleo familiare produce sempre lo stesso quantitativo di rifiuti, pur possedendo più “immobili (utenze domestiche) non locati e nello stesso comune dell’abitazione principale”.

Invece, cari cittadini, i nostri amministratori, ritenendo che il dono dell’ubiquità sia di questa terra, hanno applicato la quota variabile a tutti gli immobili (utenze domestiche) posseduti dallo stesso nucleo familiare, “non locati e nello stesso comune dove è situata l’abitazione principale”.

Facciamo un esempio:
Il signor Rossi ha una famiglia di quattro persone residente in una abitazione principale – per la quale paga la TARI (parte fissa e variabile, conteggiata su quattro occupanti) – e possiede una seconda casa (utilizzabile), non locata e nello stesso comune dell’abitazione principale. Bene, in questo caso, il Comune di Manfredonia su questa seconda casa applicherebbe la TARI comprendente parte fissa e parte variabile, quest’ultima calcolata nuovamente su quattro occupanti, raddoppiando magicamente il numero dei componenti del nucleo familiare del signor Rossi, nonostante essi producano rifiuti sempre e solo per quattro persone.

Per spiegarci meglio vi mostriamo l’esempio “reale” di un “signor Rossi” di Manfredonia:

ELABORAZIONE MOVIMENTO 5 STELLE DI MANFREDONIA

Vi pare logico?
Se la famiglia Rossi produce rifiuti nella prima casa come può, nello stesso momento, produrne nella seconda e viceversa??

Per questo motivo, cittadini di Manfredonia e caro Assessore Rinaldi, questa tassa, nei casi suindicati, viene applicata in maniera errata. Pertanto, sulla scorta di quanto da noi denunciato, i contribuenti tassati ingiustamente possono valutare se inoltrare richiesta di rimborso, per la “quota variabile non dovuta applicata sulle seconde case” dagli anni 2014 al 2017, al Comune di Manfredonia ed eventualmente, qualora ce ne fosse bisogno, ricorrere alla Commissione Tributaria Provinciale.

Ci auguriamo che per l’anno 2018 l’Amministrazione voglia ravvedersi ed applicare correttamente la TARI.

MOVIMENTO 5 STELLE MANFREDONIA

26 commenti su "M5S Manfredonia “Tari, no alla quota variabile sulle seconde case”"

  1. Ritengo esatto ciò che si afferma se l’abitazione è priva degli allacci alle pubbliche utenze, acqua ed energia elettrica, che sono utenze essenziali affinché una abitazione possa essere eventualmente abitata od utilizzata e non già a disposizione.

  2. DIMETTEVI TUTTI DAL COMUNE CIALTRONI! BRAVI RAGAZZI! AL PROSSIMO SPERO CHE CI POTREMMO LIBERARE DI TUTTI GLI INCOMPETENTI A QUALSIASI LIVELLO!

  3. Mi chiedo come faccia Rinaldi a fare l’assessore, ha mai fatto almeno il ragioniere? il problema di questa giunta e’ la mediocrita’ di tanti elementi che la costituiscono! Paghiamo lui come assessore e quindi chiamiamo un esterno competente, praticamente paghiamo un assessorato a vuoto,questo e’ il male della politica , assegnare poltrone su indirizzo dei partiti invece difigure competenti,ecco che poi il tutto si ripercuote sui cittadini.
    Cambiategli compito a Rinaldi visto le sue incapacita’.

  4. X CITTADINO

    Se l’abitazione è priva di allacci la TARI non si paga proprio, né quota fissa e né quota variabile.
    Nel comunicato si parla di abitazione utilizzabile, ma non affittata e insita nello stesso comune dove è ubicata l’abitazione principale.
    Credo sia corretto quanto denunciato dai 5 stelle.

  5. Che pasticcioni e incompetenti, confondono fischi per fiaschi. Avanti miei prodi. Proprio un Gianni e Pinotto.

  6. Incredibile, o meglio come volevasi dimostrare.
    I detrattori del M5S non potendo, e non sapendo, replicare nel merito, si lasciano andare ad insulti.
    Gentilissima Redazione è proprio necessario pubblicare gli “off topic” senza senso?

  7. Buonasera, non ci sono commenti con vocaboli diffamatori. Diversamente, potete inoltrarci una richiesta di ulteriore intervento con le relative indicazioni. Grazie, buona serata

  8. Cari Consiglieri avete affermato che il primo esempio è corretto ma se al box hanno applicato la tariffa (fissa+variabile) allegata alla cartella esattoriale, mi fate capire che succede?

  9. Sono capaci solo di fare confusione, come dice bene Silvana , cnfondono fischi per fiaschi. Pasticcioni e incompetenti.

  10. Serena e Silvana, o come diamine vi chiamate (non è escluso che siate fiancheggiatori camuffati o sempre la medesima persona), spiegate i voi, invece, come stanno le cose…
    Sempre che sappiate cosa sia la Tari.

  11. PER ANGELO:

    Il Comune di Manfredonia, nella bolletta, non fa distinzione fra quota fissa e quota variabile. Che il primo esempio sia giusto lo si evince dal fatto che in riferimento al box non è stato indicato il numero dei componenti e quindi non è stata conteggiata la quota variabile (che si riferisce, appunto, ai componenti di un nucleo familiare), ma sono la quota fissa.

  12. È diventato un ABUSO far pagare la tari ad un immobile pur VUOTO DI mobilio, ma con le utenze allacciate.
    Impedisce al proprietario di accedere all’interno della sua proprietà nelle ore notturne, e costretto a non fare uso dell’acqua, che non c’entrano nulla con produrre rifiuti,
    È un vero e proprio ABUSO di potere DITTATORI… ESTORSIO… legalizzato.

  13. Mi chiedo per quale motivo un cittadino tiene a disposizione nello stesso comune di residenza un altro immobile con tutte le utenze collegate?
    Come potrebbe fare il Comune a determinare quanto tempo l’immobile è disabitato?
    Forse potrebbe essere necessario verificare il consumo delle utenze di ogni anno sia per l’immobile principale sia per quello a disposizione, quanti ragionieri occorrono?
    Sullo stesso ragionamento potrebbero reclamare i tanti cittadini residenti a Manfredonia che incidono sulla quota fissa e variabile dell’imposta, ma lontani da Manfredonia per svariate motivazioni.

  14. Dippia,
    forse perché va a passarci i weekend end nel caso la seconda casa ce l’abbia in un villaggio tipo Sciali o Scalo?

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Non ci resta tanto tempo. Il sogno non diventa realtà da solo: bisogna corrergli dietro. (Carlito’s Way)

Anonimo

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