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Manfredonia, giorno del ricordo, la verità non può essere infoibata

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
10 Febbraio 2014
Manfredonia //

Vittime Foibe (archivio )
Manfredonia – IL Comune di Manfredonia aderisce al “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata e delle vicende del confine orientale. Eventi che hanno segnato profondamente la nostra nazione, che sono altresì perenne monito per le genti della necessità di respingere ogni forma di violenza e discriminazione e di trovare, insieme, una via per la pacifica convivenza, la solidarietà e la pace. “Purtroppo tutte le guerre e le persecuzioni, nascono dall’odio politico, sociale, culturale, e ancor più dall’incomprensione degli uomini. La storia – dice il Sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi – non può e non deve essere strumento di lotta politica, ma parte integrante della cultura e della tradizione di un popolo, senza amnesie né colpevoli dimenticanze”.

Tra l’ottobre del 1943 ed il maggio del 1945 numerosi italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia furono catturati nei luoghi di lavoro e nelle proprie abitazioni, imprigionati e poi gettati ancora vivi nelle foibe dagli uomini di Tito.

Altri trecentocinquantamila furono costretti, dagli accordi italo-jugoslavi, a lasciare le terre dov’erano nati e vivevano, abbandonare tutto e scegliere la via dell’esilio in Italia.

Nel 2004 il Parlamento Italiano ha votato una legge che fissa il 10 febbraio come Giorno del Ricordo: una data simbolica perché rimanda al 10 febbraio 1947, quando fu ratificato il trattato di pace che sanciva il passaggio alla Jugoslavia delle ex province italiane dell’Adriatico. Una giornata utile affinché le future generazioni ricordino sempre il massacro delle foibe e delle persecuzioni in Istria, Dalmazia e nelle varie province durante l’occupazione Jugoslava di Trieste, Gorizia ed Istria. Oggi attraverso libri, documentari, dibattiti e studi possiamo capire cosa è accaduto. “Possiamo, quindi, onorare degnamente la memoria di migliaia di connazionali che persero la vita dopo essere stati barbaramente gettati nelle foibe. Ma possiamo anche comprendere meglio – conclude Riccardi – il dramma che vissero altri 350 mila italiani che da esuli, perché scacciati dalle proprie case, dovettero peregrinare per la Penisola in cerca di un rifugio. A loro, al dolore che provarono, alle violenze e alle umiliazioni che subirono, va il nostro deferente ricordo”.

E’ quanto emerge da una nota stampa del Comune di Manfredonia.

Redazione Stato

13 commenti su "Manfredonia, giorno del ricordo, la verità non può essere infoibata"

  1. CORREZIONE DOVUTA: Tra l’ottobre del 1943 ed il maggio del 1945 numerosi FASCISTI CARNEFICI – ECC… ITALIANI della Venezia Giulia e della Dalmazia furono catturati nei luoghi di lavoro e nelle proprie abitazioni, imprigionati e poi gettati ancora vivi nelle foibe dagli uomini di Tito.

  2. vergognati di quello che hai scritto, voi comunisti non accetterete mai che avete ucciso e fatto danni quanto il fascismo!

  3. Fascismo, comunismo, “democristianismo”… sono solo e tutti “ismi” ideologici dietro cui nascondere crudeltà e viltà umane (o disumane). Di certo, un certo revisionismo storico di parte sta cercando, già da decenni in realtà, di ripulire una delle pagine più tristi della storia mondiale e nello specifico italiana. Che ci siano stati morti innocenti tra le vittime delle foibe è plausibile, probabile e sconcertante, naturalmente. Che tra quei decessi ci siano stati anche coloro che, in nome della patria e del fascionazismo fino a pochi mesi prima con solerzia e divertimento scovavano i nemici comunisti, ebrei, omosessuali, oppositori politici, anarchici, partigiani per poterli torturare e umiliare, per poi uccidere, è altrettanto indiscutibile.
    Quindi, cari sostenitori delle ideologie, in quegli anni di guerra e drammi, in quei giorni di paura e povertà materiale e spirituale (al di là di credo e religioni), chi ha perso, chi è stato sconfitto, chi ha smarrito la propria dignità di uomo siamo stati tutti noi, noi come persone, noi come esseri viventi.

  4. Mi associo a quanto scritto da Maria, in più aggiungo che la maggior parte della gente infoibata aveva solo la colpa di essere italiana e di trovarsi al posto sbagliato nel momento che la sconfitta si stava delineando.
    I comunisti sono capaci di fare solo del terrorismo, sempre in gruppo e a volto coperto, o come in questo caso nascondendosi dietro un nickname, si dice così nel gergo di internet vero? Codardi ignoranti quando lo fate in buona fede. Altrimenti potente lobbisti quando occultano la verità come hanno fatto tutti i dirigenti che si sono succeduti negli anni alla guida del vostro partito.
    In quanto a bakuproud, è la mancaza di ideali e di valori che ha portato allo sfascio totale della società, iniziato con il sessantotto, dove lo stupro, la corruzione, infanticidi e quant’altro di più squallido volete aggiungerci, aggiungeteci, sono all’ordine del giorno.
    Io non mi faccio difensore di una ideologia, sebbene tutta italiana, ma non posso non apprezzare il buono e il bene che ha fatto alla nazione, e certamente condanno gli errori e orrori che in qualche caso a prodotto.
    Se noi tutti non facciamo questo,
    l’Italia non sarà mai pacificata per davvero, e continuremo a contrapporci l’un l’altro, contribuendo a affondare definitivamente la nostra Patria, e spero vivamente che qualcuno conosca ancora il valore di questo termine.
    Come ho avuto modo di scrivere già in un’altra occasione sull’argomento,
    la morte è morte, ma quando è provocata solo dall’odio è ancora più morte.

  5. Certo i comunisti,sempre loro.Quanti morti ci furono durante la II° guerra mondiale?Gli storici parlano di 50 milioni e chi pagò il prezzo più alto?
    L’intera umanità subì una catasrofe causata da Hitler e Mussolini.Le foibe furono la conseguenza degli orrori commessi dai fascisti italiani in Jugoslavia,Istria e Dalmazia.Umana pietà per le vittime innocenti delle foibe ma dimenticare il contesto e’ facile revisionismo ed assoluzione verso i principali responsabili dei massacri che ci furono. Partigiani e fascisti,la stessa cosa? No grazie.
    Saluti

  6. IL KOMUNISMO E’ STATA LA PIAGA DELL’UMANITA’E CHI LI VOTA E LI SOSTIENE E’SOLAMENTE COMPLICE DI QUESTI -CHE FANNO TUTTI I MISFATTI NEL NOME DEL POPOLO (IGNORANTE E SUCCUBE)

  7. Non chiudetevi a riccio, e accettate la verità, come è sempre successo la storia la scrivono i vincitori, a distanza di qualche decennio vengono alla luce altre verità, tanto ormai non possono più cambiare il corso degli eventi. Basta solo prenderne atto, e se si è onesti riflettere.
    Non vi fa riflettere un attimo su come ci hanno raccontato l’unità d’Italia e poi solo a distanza di 150 anni sapere
    del genocidio perpetrato ia danni delle popolazioni del sud, fatto passare come elargizione di civiltà e libertà.

  8. Pasquale C., nelle tue parole si denotano livore e odio, fomentati, temo, da quei populismi che negli ultimi 20 anni hanno inorridito e desertificato le menti di giovani e non solo. Che i comunisti dell’est abbiano commesso reati è indubbio come è indubbio che i fascisti ne abbiano fatto altri con l’aggravante dell’alibi PATRIA, parola abusata e mai capita. L’America continua questa falsa missione da decenni e quello che porta è solo distruzione e morte. In quanto al ’68, be’ che dire?… senza di esso adesso non saresti qui a scrivere su un blog d’informazione. Probabilmente sarebbe stato tutto controllato e fascistizzato, non avresti avuto diritti lavorativi e le donne sarebbero state costrette in casa a servire e “figliare”. Credo proprio che tu faccia un po’ di confusione. La mancanza di valori non è certo prerogativa dei fascisti, ne’ tantomeno dei democristiani, ne’ dei preti, ne’ dei comunisti, ne’ dei leghisti, ne’ dei patrioti o presunti tali. L’etica cresce con l’educazione all’umanità e nessuno dei gruppi sopraelencati può arrogarsi il diritto d’averla in quanto totalitarismi indirizzati al potere, al controllo, al plagio delle masse.
    Allora, in definitiva, queste polemiche sterili, approssimative e senza riscontri lasciamole a chi salendo sul predellino dell’auto sbraitava “libertà” per poi dirigersi, attorniato da guardie, verso lidi d’amore a privare della stessa altri individui…

  9. Sig. Lbero V. mi state attribuido dei sentimenti senza conoscermi, solo sulla base di quattro righe postate a commento di questo articolo, in cui tra l’altro ho condannato gli orrori commessi da quelli che lei pensa io stia difendendo.
    Quello che a me premeva affermare, è che davanti alla morte bisogna avere rispetto a prescindere di chi sia
    la persona inerme che giace a i nostri
    piedi.
    Per quanto ai diritti lavorativi, della
    classe operaia, delle donne si vada a
    leggere la legislaziome del periodo di cui lei mi fa difensore, ma in realtà sono uno solo alla ricerca dellà verità, anche quando mi è scomoda.
    Forse per lei i diritti lavorativi passano per la difesa di quei lavoratori che sabotano le linee di
    produzione, di quelli che si fingono
    ammalati, di quelli che timbrono il
    cartellino e poi via per i cavoli loro. In quanto ai riscontri lei non li avrà mai, ma solo perchè non li ha mai cercati o forse non vuol cercarli.
    Si è auto issato sul piedistallo ha dispensato sulla mia persona sentimenti che chi mi conosce sa non appartenermi, ma lei senza conoscermi e senza soprattutto farsi identificare si è permesso di affibiarmi.
    Inoltre per me quel signore che salì sul predellino non ha fatto mai testo,
    piuttosto è servito a qualcun altro per
    avere un nemico da combattere, e se fosse possibile eliminarlo.
    In quanto a scivere sui blog non sarebbe una mia priorità, anche se credo che non ci sia nessun regime che possa impedirlo per davvero, la primavera araba insegna,
    anche se su questo argomento ci sarebbe
    da dire molto.
    Saluti sig. Libero V.

  10. Umana pietà per le vittime.STOP
    Fascisti e comunisti sono stati la stessa cosa? Non ho bisogno di scrivere paginate su un blog come questo.Ognuno ha le sue idee e vanno rispettate,ma dare la colpa ai Komunisti sempre e comunque è un esercizio che lascio volentieri a chi a malapena sa di che parla.
    Saluti

  11. Continuate con questo stile che vi fa onore, certamente farete carriera, se non l’avete già fatta, voi sapientoni, depositari del sapere.
    Forse il malpena era rivolto a lei stesso, visto che ha bisogno di offendere per esprimere il suo di sapere, sempre celato nell’anonimato.
    Adesso potete rispondere quello che volete per me il discorso si chiude quà, non avrebbe più senso continuare.
    Per dialogare ci vorrebbe qualcuno disposto a farlo, no di professori che
    che vorrebbero impartire lezioni.

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