Roma – Il Campidoglio apre le porte ufficialmente alle celebrazioni per l’iscrizione al Registro delle unioni civili. E i locali, abitualmente utilizzati per la celebrazione dei matrimoni civili come la Sala Rossa, potranno essere utilizzati dalle coppie che ne faranno richiesta. E’ quanto prevede la delibera sulle unioni civili approvata oggi in assemblea capitolina.
“Roma Capitale – si legge nel testo del provvedimento – mette a disposizione di chiunque ne faccia richiesta i locali di propria pertinenza generalmente adibiti alla celebrazione dei matrimoni civili, per lo svolgimento di una “cerimonia di iscrizione al registro medesimo alla presenza di un ufficiale di stato civile o delegato del Sindaco, il quale dovrà rilasciare, all’atto della registrazione, l’atto di iscrizione al Registro”.
“Il centrodestra come sempre in questa aula dimostra di essere incapace di articolare nel merito le proposte di questa maggioranza. Forse se si studiassero di più i sentimenti del Paese potremmo avere una destra con cui essere orgogliosi di confrontarci. In questo momento purtroppo non c’e'”, ha commentato il sindaco di Roma Ignazio Marino al termine del voto sulle unioni civili.
“L’istituzione del registro delle unioni civili da parte del Comune di Roma è un ulteriore passo sul cammino di civiltà che l’Italia ha intrapreso”, ha dichiarato il sottosegretario alle Riforme Ivan Scalfarotto.
“Mi sento grato ad Ignazio Marino e agli altri sindaci coraggiosi che interpretano i tempi nuovi con coerenza e slancio. Un prezioso stimolo per tutti quanti noi, che siamo chiamati a colmare il divario che ancora ci divide dalla maggioranza dei Paesi europei. Lo slancio riformatore che caratterizza l’azione del Governo in tutti i settori” conclude Scalfarotto “riguarda anche i diritti civili e la lotta alle discriminazioni. Atti come quello del Comune di Roma lo incoraggiano in modo significativo”.
La senatrice del PD Monica Cirinnà ha aggiunto: “E’ ormai in dirittura d’arrivo in commissione Giustizia del Senato l’approvazione del testo base di cui sono relatrice e da romana, oltre che da dirigente del Partito democratico, mi impegnerò ancor di più perché il nostro Paese abbia una legge sulle unioni civili, unico vero atto che può assegnare diritti insindacabili”.
Redazione Stato
Disobbedienza
Abuso di Potere
Abuso d’ufficio
Usurpazione di potere legislativo
Atto illecito ed illegale che va annullato, anzi, è nullo di per se, poiché un consiglio comunale non può esercitare il potere legislativo sostituendosi al parlamento.