Milano – L’OSSERVATORIO Semestrale di Casa.it (www.casa.it), il portale immobiliare n°1 in Italia con oltre 700.000 annunci immobiliari e 5.300.000 utenti unici, ha analizzato l’andamento del mercato immobiliare negli ultimi sei mesi del 2012, sia a livello nazionale sia a livello regionale, con un particolare focus sull’andamento dei prezzi delle abitazioni eseguendo un raffronto fra offerte e richieste dei potenziali acquirenti.
• In Puglia lo spread fra prezzi medi di mercato e prezzi richiesti si è ridotto nel corso del semestre, dato in controtendenza rispetto al resto del Mezzogiorno. Nel dettaglio si è scesi dal 4,4% registrato nel mese di Luglio al 3,7% nel mese di Dicembre, un dato che fotografa un timido tentativo di riallineamento del mercato immobiliare.
• L’andamento dei prezzi medi al metro quadro registra una contrazione, a livello regionale, del 2%. La peggiore performance viene registrata a Foggia con una caduta dei prezzi del 7%, a seguire Bari e Taranto, dove si registra, in entrambi i casi, una riduzione del 3%. In controtendenza le altre due città pugliesi, Brindisi e Lecce che registrano un timido aumento dei prezzi (+1%).
– La città con i prezzi più elevati rimane Bari con circa € 2.560 al mq, seguono molto staccate Foggia (€ 1.880) e Lecce (€ 1.560). Taranto (€ 1.464) e Brindisi (€ 1.466) sono i due capoluoghi più economici della Puglia.
• Osservando la domanda, il Centro Studi di Casa.it ha rilevato che anche da parte degli acquirenti potenziali è in atto un tentativo per avvicinarsi maggiormente ai prezzi medi di mercato. In particolare a Lecce, il budget previsto dalle famiglie per acquistare una casa registra un incremento del 4%.
• In Puglia oltre un terzo di chi cerca casa focalizza le sue ricerche sui trilocali (35%). Non molta è la differenza fra chi preferisce i bilocali (23%), i quadrilocali (20%) e le case con 5 o più locali (19%). Molto basse le richieste per i monolocali (4%).
Previsioni per il primo semestre 2013. Per la prima parte del 2013 il mercato residenziale della Puglia non fa prevedere particolari momenti di svolta in positivo anche se dai segnali rilevati nella parte finale del 2012, il mercato sembra cercare un suo punto di equilibrio, rappresentato dalla riduzione della forbice fra i valori di realizzo e il budget medio di spesa espresso dalle famiglie. Anche in Puglia, come in tutte le regioni italiane, una grande fetta della domanda potenziale di acquirenti ritiene che nel 2013 il mercato porrà delle condizioni più favorevoli per procedere all’acquisto, se si manterranno le condizioni di allineamento fra domanda e offerta che si erano registrate negli ultimi mesi del 2012.
Redazione Stato@riproduzioneriservata
Ancora troppo poco questo calo, qui da noi non c è occupazione, i servizi sono stati tagliati, il turismo non attrae piu nessuno, non vedo perchè debbano vedersi ancora prezzi esorbitanti, nemmeno fossimo a montecarlo, inoltre che il mercato sia regolamentato da tecnici e non da improvvisati agenti di agenzie immobiliari, facendo un distinguo tra periferia e centro,tra sopra e sotto, tra servizi e senza servizi, si prendano tutti i coefficenti quali zona, piano, illuminazione, servizi,ubicazione ecc ecc.
Al contrario di quello che dice il buffone di Arcone circa il valore del nostro patriminio immobiliare, sono d’accordo con il sig. Nicola i prezzi debbono calare ancora del 30/40%. I prezzi delle case a Manfredonia erano arrivati a costare quanto quelle di Venezia e Montecarlo, in pratica sono dei valori soprastimati dagli effettivi valori specialmemnte a Manfredonia che è un città non turista e superinquinata:
Penso che il prezzo medio a Manfredonia sia alterato nella media dalle case in vendita in zona litorale sud,Sciali,ippocampo etc,che comunque rientrano nel territorio di Manfredonia,ma hanno un costo decisamente più basso,anzi irrisorio rispetto al costo degli immobili siti in Manfredonia città.
Se calcolassero la media dell’area Manferdonia città,ci accorgeremmo che qui abbiamo i prezzi più alti d’Italia. Manco fosse Beverly Hills…
Oltre ai prezzi, abbiamo anche i balzelli più cari d’Italia. Per chi l’ha
basta dare un occhiata alla busta stipendio nella voce ” addizionali comunali”.