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Mons. D’Ambrosio “Il lavoro non sia merce di scambio”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
28 Maggio 2016
Manfredonia //

Lecce. “La vostra presenza qui è un’occasione importante per il nostro Mezzogiorno. Stiamo attraversando una soluzione delicata senza sapere quando finirà. La ripresa lenta di cui si parla non è percepita dalla gente, nonostante il Jobs act e le altre riforme”. A dirlo è l’arcivescovo di Lecce Domenico Umberto D’Ambrogio nel dare il benvenuto alla Cgil per l’apertura delle Giornate del Lavoro. “Penso – aggiunge – ai 100mila giovani che hanno lasciato il nostro territorio in questi anni; ai tanti disoccupati; ai pensionati che non arrivano a fine mese. Come Chiesa lo constatiamo ogni giorno nell’aiutare chi è in condizione di povertà con un gesto che non è elemosina, ma è un aiuto offerto a chi ne ha bisogno. Lo abbiamo fatto con l’iniziativa del microcredito per i giovani, lo stiamo facendo in questo periodo nell’accogliere i migranti”. “Una grande forza sindacale come la vostra – conclude – guarda anche ai tanti che non sono tutelati cercando riferimenti al bene comune, mettendo l’uomo al centro, non il mercato e le sue leggi. Il lavoro, lo ricorda il Papa, non sia mai una merce di scambio”.

(FONTE: www.rassegna.it)

6 commenti su "Mons. D’Ambrosio “Il lavoro non sia merce di scambio”"

  1. Mi permetta Eccellenza di ricordare, in questa sede, alcune parole e insegnamenti di Papa Francesco – utili alle riflessioni dei lettori – sulla crisi economica senza precedenti nella storia (più grave di quella del 1929) e sulla mancanza di lavoro (soprattutto giovanile) che stiamo vivendo ormai da diversi anni. Eccole qui:
    a) Il denaro è diventato un idolo e le ideologie promuovono l’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria;
    b) C’è una tirannia invisibile, a volte virtuale, delle leggi del mercato;
    c) Il reddito di una minoranza cresce in maniera esponenziale mentre quello della maggioranza si indebolisce;
    d) Oggi l’essere umano è considerato egli stesso come un bene di consumo che si può usare e poi gettare;
    e) Oggi dobbiamo dire no a un’economia dell’esclusione e della inequità.
    f) Non è possibile che non faccia notizia il fatto che muoia assiderato un anziano, ridotto a vivere per strada, mentre lo sia il ribasso di due punti in Borsa.
    g) Questa economia uccide…
    Eccellenza, non ci sarà nessuna vera ripresa dell’economia e dell’occupazione se non cambieranno radicalmente le irresponsabili politiche economiche “neo liberiste” di austerità che stanno provocando disoccupazione devastante, tagli alla sanità, all’istruzione, ai trasporti, ai servizi sociali, nonché sofferenze umane e sociali senza precedenti a miliardi (non esagero) di persone. Il fenomeno dei migranti è solo un effetto di queste “criminali” politiche, che rispondono solo agli interessi economici dei grandi gruppi finanziari. E’ la finanza che domina, ormai, non solo l’economia e la stessa la politica ma anche, difficile a credersi, anche la nostra vita…
    PS: non sono un comunista!

  2. Conoscete molto bene la realtà manfredoniana…. non dimenticherò mai il sermone di una festa patronale dove in qualità di pastore non avreste mai abbandonato il gregge…. purtroppo il pastore è andato via e qui sono rimaste le greggi che vanno sempre dietro ai soliti falsi pastori… che nulla fanno effettivamente per il gregge, ma pensano solo per se stessi.

  3. Per il Prof. Raffaele Vairo, una volta si discerneva se era la politica che condizionava l’economia e/o viceversa…. oggi forse l’economica la si chiama finanza….
    Io dico che tutto ciò che sta avvenendo, e non per questo sono d’accordo, e che non sussistono più le ideologie… esse non sono state soppiantate dai valori universali, ed in questo senso anche la fede religiosa è stata tirata in ballo a pretesto da soggetti senza scrupoli, che in nome di un Profeta seminano sangue e terrore…….
    Purtroppo la storia ci insegna che le peggiori e durature guerre sono state proprio quelle di religione.
    Ritornando al discorso bisogna attivare tutte quelle politiche che salvaguardano l’essere umano in tutte le sue essenze ed essenzialità affinché si possa generare quel bene comune universale a cui la maggior parte degli essere umani aspirano, vivere in pace e con decenza in maniera cosmopolita.

  4. Per il gentile Sign. “Svolta”.
    Sono d’accordo con la conclusione del suo commento. Relativamente all’economia, è vero oggi spesso viene chiamata finanza ma in modo erroneo perché si confonde l’economia reale delle cose (beni e servizi prodotti e consumati) con l’economia della moneta (che ormai non viene nemmeno più stampata). La finanza, a differenza dell’economia reale, non crea nuova ricchezza ma la trasferisce soltanto; in queste “transazioni di capitali” pochi si arricchiscono e molti si impoveriscono (è un gioco a somma zero). Confermo il mio giudizio sul potere di condizionamento della finanza sulla vita di tutti noi.
    Buona domenica e cordialità.

  5. proprio cosi, comunque fatti e non solo prediche e parole. Intervenire ad altissimi livelli per bonificare questa città dalla cancrena del male.

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