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POLITICA La Città ideale. La Torremaggiore di Megghie Di Pumpo

Una vision a tutto tondo per una città a misura di giovani

AUTORE:
Claudia Ferrante
PUBBLICATO IL:
19 Aprile 2024
Capitanata // Politica //

A Torremaggiore é sfida tra Di Pumpo,

Emilio Sindaco uscente, espressione del centro sinistra democratico, delfino di Raffaele Piemontese, e dall’altro, Margherita, o come si fa chiamare Megghie.

Sorriso smagliante e rassicurante, viso radioso di chi sa da che parte guardare per amministrare una cittadina dell’Alto Tavoliere, appoggiata dai simboli di un centro destra unificato, come non accade nella vicina San Severo.

Megghie Di Pumpo é gioiosa, sicura del fatto suo ma affatto baldanzosa, come dimostra ai microfoni di StatoQuotidiano.

“Le motivazioni che mi hanno spinta a scendere in campo sono diverse – spiega- innanzitutto l’idea di voler dare un contributo fattivo alla mia città, sebbene per ragioni professionali abbia sempre lavorato fuori da Torremaggiore, ma sono stata vicina alla mia città offrendo un impegno concreto nell’ambito dell’associazionismo, essendo sempre stata molto attenta alle dinamiche sociali cittadine.

In virtù di ciò ho notato un disamore da parte dei giovani nei confronti della città e ciò mi amareggia tanto. Aborro l’idea di abbandono e di degrado delle frange giovanili che ho registrato. Penso che la politica in generale abbia provocato nei ragazzi l’idea di alienazione dal luogo di origine, creando un gap tra il paese stesso e le giovani generazioni.

La Città ideale. L’idea di Torremaggiore di Megghie Di Pumpo
Megghie Di Pumpo con Giannicola De Leonardis


La sfida é quella di ricreare un amore verso le proprie radici. Penso che Torremaggiore abbia i numeri per far fronte a questa sfida, credo che sia sufficiente solo ingenerare quella sorta di protagonismo e di mettersi in gioco, una mentalità che è alla base del concetto di imprenditorialità”.

Si dice una donna libera, senza colori e appartenenze partitiche.

Non sono affiliata a nessun partito, perché ho un approccio di profonda criticità che mi porta ad osservare da diverse angolature la città e tutti gli aspetti del vivere”, afferma.

“Nel mio quotidiano parlo spesso con la gente. Io sono una di quelle che va a lavorare presto, l’immagine che voglio portarmi dentro per tutta la campagna elettorale é quella di tanti concittadini che non hanno la possibilità di lavorare in loco, mi piacerebbe poter restituire loro quella possibilità di potersi affermare nella loro città. Voglio portarmi dentro lo sguardo di chi si alza la mattina presto ed aspetta alla fermata il pullman”.

Libera ma dalle idee chiare, Megghie nasce e si forma in un ambiente democristiano, come racconta a SQ.

“Sono cresciuta con le parole di Aldo Moro, esempio fulgido di onestà. Ma mi ritengo una simpatizzante del centro destra, sopratutto per la condivisione di alcune idee come  quella dell’uomo al centro del proprio destino, e poi non mi dispiace la figura di Giorgia Meloni che ha portato all’apice del suo agire il suo essere donna. Io non sono espressione di una forza politica, ma di tutte le liste che la compongono in cui ognuno di esse ha trovato in me un riferimento”.
Megghie si professa molto cattolica e tra le sue mission c’è quella di portare al centro della dialettica giovanile anche l’associazionismo, incluso quello cattolico.

“Nella mia città ci sono molti giovani che vivono i valori della cristianità, debbo dire che non mi dispiace il dialogo interreligioso. Penso che tutte le confessioni siano ispirate da valori interessanti”

Quanto alla formazione da cui proviene la Di Pumpo non nasconde il suo amore per la classicità adattata, tuttavia, ai tempi e alle contingenze del territorio.

“Sono una dirigente scolastica ed ho una formazione classica. Ho insegnato per tanti anni a San Severo, in un ambiente per nulla facile, un’esperienza che mi porterò dietro per tutta la vita. Ho imparato a veicolare le informazioni adattandole alle necessità che incontriamo ogni giorno”, conclude.

© StatoQuotidiano - Riproduzione riservata

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