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M5s contro Lega “Attaccano Costa per nascondere inefficienze del Parco e di Pazienza”

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
21 Ottobre 2020
Gargano // Manfredonia //
Gargano, 21 ottobre 2020. “Il Ministro Costa non ha bisogno di difese d’ufficio ma, per amore di verità, dobbiamo rispondere alle falsità della Lega che, con una nota stampa a firma dei suoi esponenti di Capitanata e pugliesi, tenta di confondere le acque per intimidire il Ministro dell’Ambiente Costa nella sua azione di ripristino della legalità nella gestione dell’Ente Parco, all’uopo sollecitato dal M5S.” Così in una nota gli eletti pentastellati Rosa Barone, Marialuisa Faro, Mario Furore, Giorgio Lovecchio, Gisella Naturale, Marco Pellegrini.
“Secondo la singolare tesi della Lega, il Ministro Sergio Costa dovrebbe chiarire i motivi per i quali ha disposto l’ispezione al Parco Nazionale del Gargano all’indomani della risoluzione del rapporto di lavoro con la Direttrice dott.ssa Villani (in prova). Ai leghisti, sembra di capire, non interessa appurare se all’interno del Parco si operi nella legalità e nell’interesse generale ma sembra vogliano sapere  se il Ministro si è attivato in seguito all’interrogazione depositata in Senato dal sen. Marco Pellegrini (ma condivisa nel contenuto con altri eletti del M5s), dimenticando, forse, che tra le prerogative e i compiti dei parlamentari c’è anche quello dell’esercizio del sindacato ispettivo, attivato in questo caso dal sen. Pellegrini nel pieno rispetto delle norme. Ai leghisti non sembra interessare se, come già appurato dal Ministero dell’Ambiente, vi siano marchiani e macroscopici errori nella compilazione e nell’inquadramento giuridico dell’atto a firma Pazienza, con il quale fu licenziata la direttrice. Errori talmenti insanabili che Pazienza è stato costretto e emettere una nuova delibera per poter confermare il licenziamento della ex Direttrice. Come in un dantesco contrappasso, colui che taccia di incompetenza la Villani dimostra la propria incompetenza nel redigere un semplice atto di recesso di rapporto di lavoro. Ma in che mani è il Parco? Duole spiegare e ribadire ai leghisti nostrani, che non c’è alcun bisogno di avere contatti privilegiati con il ministro per presentare una interrogazione in Senato ma, come in questo caso, è sufficiente depositarla, nell’immediatezza degli eventi che tanta preoccupazione avevano destato in Capitanata, visto che la Direttrice defenestrata (con un atto illegittimo, come già detto e accertato dal Ministero) fu sostituita con un facente funzione, dipendente dell’ente, ma già noto agli onori della cronaca per essere un assessore del comune di Monte Sant’Angelo, sciolto per Mafia nel 2015, e dichiarato incandidabile. Cosa di cui la Lega si guarda bene dal ricordare.
Concludono i rappresentanti del M5S: “Le confuse rimostranze dei leghisti comprendono presunte inconferibilitá ed illegittimità della nomina della ex direttrice e, inoltre, fantasiose fughe di notizie che avrebbero minato l’indipendenza dell’Ente. Insinuazioni di bassa lega (appunto) nei confronti del Ministro Costa, uomo di Stato e persona integerrima che ha facoltà di vigilare sull’ente, non hanno bisogno del nostro commento. A noi interessa solo ed esclusivamente il ripristino della legalità e che il Parco operi nell’interesse del territorio e non per quello di un partito o di capetti locali. Nulla di più.”

2 commenti su "M5s contro Lega “Attaccano Costa per nascondere inefficienze del Parco e di Pazienza”"

  1. Un presidente del Parco inesistente e ininfluente, la cui azione è pari al nulla, sembra che il Parco sia ancora senza Presidente. Pazienza non ha le capacità di gestire il Parco anche perché è distante dalla realtà del territorio, questo avviene quando la politica si divide le nomine, senza tener conto del territorio.

  2. Il parco è completamente assente sul territorio a Mattinata c’è una devastazione che fa paura territori completamente distrutti senza interventi del parco

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