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Manfredonia. “Parco eolico marino Gargano Sud”: stop procedimento VIA

AUTORE:
Redazione
PUBBLICATO IL:
24 Dicembre 2017
Manfredonia // Monte S. Angelo //

Roma, 24 dicembre 2017. ”(…) permanendo il contrasto insorto con il Ministero dei beni e delle attività culturali per la definizione del procedimento di VIA del progetto in argomento, e considerato che non vi sono altri strumenti a disposizione di questo Dicastero per la definizione del procedimento di VIA del progetto di che trattasi (..) si ritiene di dovere procedere alla sospensione del procedimento di VIA del progetto del Parco eolico marino Gargano sud nel Golfo di Manfredonia, proposto dalla società Parco eolico marino Gargano Sud s.r.l.”.

Così in un recente atto il dr. Giuseppe Lo Presti, della Direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Fatti
Con nota del 04.04.2012, acquisita dal citato Ministero, la Parco eolico marino Gargano Sud s.r.l. ha presentato l’istanza di valutazione dell’impatto ambientale relativa al progetto di un Parco eolico marino Gargano sud nel Golfo di Manfredonia.

Con nota del 23.04.2012, la Direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali del Ministero dell’Ambiente ha comunicato alla società e alle amministrazioni interessate la procedibilità dell’istanza ha contestualmente inviato la documentazione tecnica ricevuta alla Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS per l’istruttoria tecnica di competenza.

A conclusione della propria attività istruttoria tecnica, che ha richiesto, tra l’altro, l’acquisizione di documentazione integrativa e l’avvio di nuove fasi di consultazione del pubblico,
la Commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale VIA e VAS si è espressa positivamente in merito alla compatibilità ambientale con parere n. 1303 del 26.07.2013.

Contrariamente, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo si è pronunciato negativamente con parere n. 33658 del 27.12.2013. Anche la Regione Puglia si è espressa
negativamente sul progetto con delibera di giunta regionale n. 360 del 07.03.2013
.

Per giungere alla risoluzione del contrasto insorto tra il parere positivo della Commissione tecnica e quello negativo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito del procedimento di VIA, la direzione generale del Ministero dell’Ambiente ha chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri l’attivazione della procedura che prevede che il Presidente del Consiglio possa deferire al Consiglio stesso, per una complessiva valutazione ed armonizzazione degli interessi pubblici coinvolti, la decisione di questioni sulle quali siano emerse valutazioni contrastanti tra Amministrazioni a diverso titolo competenti in ordine alla definizione di atti e provvedimenti.

Con nota del 22.05.2017 il Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri, nel richiamare il proprio lavoro istruttorio nonché quanto previsto dal sopravvenuto decreto legislativo n. 201 del 17.10.2016 di attuazione della direttiva 2014/89/UE concernente la pianificazione dello spazio marittimo, ha ritenuto opportuno restituire alla direzione generale del Ministero dell’Ambiente gli atti a suo tempo pervenuti per l’attivazione del procedimento comunicando che non sussistono, allo stato attuale, i presupposti per proseguire nella relativa istruttoria.

Con nota del 05.07.2017, la citata Direzione ha chiesto al citato Tavolo interministeriale di coordinamento istituito presso il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri di avere informazioni circa lo stato di elaborazione delle linee guida propedeutiche alla predisposizione del Piano di gestione dello spazio marittimo in cui è ricompresa l’area interessata dalle opere di che trattasi.

Con nota del 24.07.2017, il suddetto Dipartimento ha comunicato che il Tavolo interministeriale di coordinamento si stava riunendo con una cadenza quasi settimanale per rispettare i tempi di
approvazione del documento di cui all’articolo 6, comma 3 del D.lgs. n. 201/2016.

Da qui, la direzione generale del Ministero dell’Ambiente ha ritenuto di dovere procedere alla sospensione del procedimento di VIA del progetto del Parco eolico marino Gargano sud nel Golfo di Manfredonia, proposto dalla società Parco eolico marino Gargano Sud s.r.l..

Una volta definiti gli strumenti di pianificazione dello spazio marittimo richiamati dal Dipartimento per il coordinamento amministrativo della Presidenza del Consiglio dei ministri, si
rappresenta che lo scrivente Dicastero, qualora ve ne siano i presupposti, provvederà a riproporre al detto Dipartimento l’attivazione di un nuovo procedimento ex articolo 5, comma 2, lett. c-bis della legge n. 400/1988 per la risoluzione del contrasto insorto col Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell’ambito del procedimento di VIA del progetto in parola
“, è scritto nel testo.

Redazione StatoQuotidiano.it – Riproduzione riservata

11 commenti su "Manfredonia. “Parco eolico marino Gargano Sud”: stop procedimento VIA"

  1. Forse non é chiaro….a Manfredonia da tutto fastidio…qualsiasi cosa…basta che si dice no…tanto si vive di cassa integrazione proroghe su proroghe…i nostri politici sono bravi ad elargire sussidi…..

  2. Incredibile altra occasione persa, e i giovani stanno a guardare o meglio stanno a viaggiare verso mete più sicure.

  3. Gino latino e Nick
    Voi energia elettrica non la consumate?
    Punto e a capo: no tav no tap
    Spero per voi che viviate come gli amish (mormoni americani) altrimenti sareste solo impocriti ambientalisti.

  4. I parchi eolici non portano quasi nessun posto di lavoro. Quelli marini sono istallati da ditte specializzate, che da noi non esistono. Poi la prima manutenzione si fa a sei mesi e poi una volta all’anno? Calcolate circa 1,5 persona a megawat? E’ tutto grasso che cola? Poi guarda caso è una srl? Che combinazione, se succede qualcosa, non paga nessuno? Sono rumorose? Perdita di paesaggio e di indotto, posti di lavoro nel turismo? E poi, chiedete al gestore della rete, l’eolico essendo il vento intermittente sballa la rete? Informiamoci tutti prima. Vi è tanto ancora da fare e saturare con il fotovoltaico, poi come estrema razio si vedrà.

  5. pescatore di scoglio
    l’acqua che corre nelle condotte ed arriva a casa quanti posti di lavoro porta?
    Se si guarda il contesto generale: comune regione stato governo politica, credo che possa portare benefici al sistema Italia.

  6. Dio mio, ma come è possibile che in questa città c é gente che svenderebbe la propria madre per due lire, dico, ma almeno, prima di affermare tante stupidagini a forza, senza nessuna ragion
    d’essere, vi informate? Cosa è un impianto off shore, cosa ci guadagna la città, cosa perde invece, con quali vantaggi e per chi????? Grazie a Dio renzi e la sua più idiota politica energetica sono stati accandonati, cessati, percui, basta con questa corsa agli impianti di cui la nostra terra non ha alcun bisogno, sopratutto smettiamo di svenderci e svendere questa terra come si trattasse di una escort di passaggio.

  7. Ma se avete il mare inquinato al 100%…..ogni anno mettono il divieto di balneazione almeno le pale eoliche anche che portano un posto di lavoro e sempre una famiglia in meno che può sopravvivere. Io vorrei sapere tutti quelli che sono contro ogni installazione perché non date in beneficenza le vostre proprietà e provate la vita da disoccupati…..e poi vediamo se dite no a ogni installazione. Sembra il paese dei balocchi si vive con l’aria vero?

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