Rottura delle trattative tra Federdistribuzione e sindacati: Sciopero nel settore della distribuzione commerciale
Le tensioni nel settore della distribuzione commerciale raggiungono l’apice con la mancata rinnovazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) della Distribuzione Moderna Organizzata (DMO), scaduto il 31 dicembre 2019. Dopo anni di stallo, la Federdistribuzione manifesta una crescente ostilità verso gli accordi contrattuali, mettendo in luce una situazione di profondo dissenso.
Da oltre cinque anni, Federdistribuzione mostra una resistenza persistente nel concedere adeguati riconoscimenti economici ai dipendenti delle aziende associate, nonostante i loro sforzi nel tentativo di mantenere saldi i propri redditi in un contesto di inflazione dilagante.
Dopo un lungo e frustrante negoziato, Federdistribuzione ha finalmente svelato le proprie intenzioni, rivelando un atteggiamento di indifferenza nei confronti dei lavoratori dipendenti, già messi a dura prova dalla precarietà economica.
Le richieste avanzate dalla Federdistribuzione sono apparse come un tentativo di erodere i diritti e le garanzie acquisite dagli operai nel corso degli anni, attraverso sacrifici e battaglie sindacali.
Le richieste includono la proposta di una flessibilità contrattuale eccessiva, con contratti a termine di durata indeterminata, lo smantellamento del sistema di classificazione del personale e la riduzione delle mansioni, oltre a una generale svalutazione delle professionalità dei dipendenti.
Di fronte a questo attacco senza precedenti ai diritti dei lavoratori del settore, viene proclamato uno sciopero da parte del personale dipendente dalle aziende che applicano il CCNL della DMO – Federdistribuzione. Lo sciopero, fissato per il 30 marzo 2024, coinvolgerà l’intera giornata lavorativa nella provincia di Foggia, con l’astensione dal lavoro come forma di protesta.