Roma – 15 marzo 2015 – ”I deputati del Partito democratico ricordano Aldo Moro, nel trentasettesimo anniversario delle sua uccisione, con una pubblicazione, disponibile da lunedì 16 marzo sul sito www.deputati.it, dal titolo Aldo Moro, ‘La lotta al terrorismo’ nella quale viene riproposto l’intervenuto tenuto a braccio dal leader democristiano durante la manifestazione di Firenze del 6 aprile 1977.
Gero Grassi, vice presidente dei Deputati del Pd, che ha curato la pubblicazione, ricorda che “Quel giorno nel Palazzo dei Congressi di Firenze, gremito di gente, Aldo Moro pronunciò parole lucide contro la violenza politica che dilagava nel Paese riaffermando il primato dello Stato e della legge e difese non solo la Democrazia cristiana, in quel momento bersaglio principale di attacchi vigliacchi, ma tutto il sistema dei Partiti e il loro carattere popolare come detentori di una insostituibile funzione nazionale. Questa lezione di Moro è stata sottolineata dal sindaco di Firenze, Dario Nardella, nel suo contributo significativamente intitolato ‘Una lezione sempre viva’: il capoluogo toscano, ricorda il l’attuale sindaco, in quei giorni era colpito al cuore con l’assalto alle sedi della Dc e il pestaggio dei suoi militanti e in tanti si ritrovarono al Palazzo dei Congressi dove risuonarono i messaggi alti inviati dall’ex sindaco Giorgio La Pira e da quello comunista di quei giorni, Elio Gabbuggiani.
Le coscienze democratiche si riunirono allora e Firenze fu teatro di dialogo e speranza. Nel suo contributo, Roberto Speranza, presidente del Gruppo del Pd, ricorda quanto avverte Moro: ‘toccare un partito, toccare il nostro partito è toccare l’intero sistema democratico del nostro Paese’. Guglielmo Epifani, già segretario Nazionale della CGIL, sottolinea invece l’attualità e la fondatezza della difesa di Moro dei partiti e sindacati come soggetti di partecipazione. ” La nostra scelta – evidenzia Grassi – di riproporre l’intervento contro la violenza politica vuole non solo essere un omaggio alla memoria di Aldo Moro ma anche far vivere la saggezza e la lungimiranza del suo pensiero e della sua azione, auspicando che le ascoltino soprattutto le nuove generazione””.
Redazione Stato